Vittorio Savio di Radio NBC: "Il Sudtirol bestia nera del Frosinone"

Abbiamo intervistato Vittorio Savio, giornalista per Radio NBC Rete Regionale - La radio delle Alpi, media partners dell'FC Sudtirol, per sapere il suo pensiero su alcuni aspetti in vista del prossimo match Sudtirol - Frosinone.
Partiamo subito dagli scontri diretti. Il Sudtirol è in vantaggio 3-0. In questo momento dove il Frosinone sta iniziando una sorta di rinascita e il Sudtirol ha riscosso una sola vittoria in 5 partite, come sarà il risultato?
"Sicuramente sarà una partita molto combattuta perché il Sudtirol deve assolutamente vincere in casa per non rischiare di finire in zona playout/retrocessione. È a un solo punto da quella zona lì e sicuramente non è una buona posizione, soprattutto considerando come era partita la formazione biancorossa in questo inizio stagione. Dall'altro lato il Frosinone deve cercare di fare punti a tutti i costi. Adesso avendo Leandro Glettreco in panchina, una vecchia conoscenza dei colori altoatesini perché è stato anche viceallenatore e per tre partite addirittura allenatore, ha sicuramente un’arma in più. Un tecnico che conosce molto bene la formazione del Sudtirol ci ha giocato prima da giocatore e poi, appunto, ha seguito l'iter di tecnico. Dunque, per rispondere alla domanda, io sarei orientato per un pareggio, anche se, fino a questo momento, il Sudtirol o ha vinto o ha perso. In più il Sudtirol ha chiaramente una panchina corta, ci sono molti infortunati ad iniziare dal portiere Giacomo Colucci che sicuramente poteva essere una garanzia tra i pali. Poi anche capitan Cagnano e Tait. Per fortuna ritroviamo lo sloveno Kurtic che era squalificato per due giornate, un uomo di esperienza che a centrocampo potrà dare una mano. Guarda proprio su questo diciamo era la prossima domanda".
A quali giocatori del Sudtirol deve stare attenta la difesa ciociara? E a quali invece quella del Sudtirol?
"Entrare nella mente di Federico Valente capire quale sarà la formazione che schiererà mercoledì sera allo Stadio Druso sicuramente non sarà facile. Potrei dire cn sicurezza Daniele Casiraghi, il regista della formazione, che è uno dei giocatori più pericolosi anche per i suoi calci piazzati e comunque sa gestire la palla, conosce i propri compagni di squadra a menadito e quindi credo che sia una uno dei più pericolosi. Poi c'è davanti quella colonna che è Raphael Odogwu che fino a questo momento forse non è riuscito a trovare la via del goal come nelle precedenti stagioni, però è un uomo da marcare stretto per la sua stazza fisica e la capacità di farsi strada tra gli avversari. Dall'altra parte ho visto che non ci sarà Emanuele Pecorino che è stato un giocatore del Sudtirol e che sicuramente sarebbe stato una spina nel fianco per la nostra difesa".
Come vede il nuovo allenatore del Frosinone? E quali sono le somiglianze o le differenze con Valente?
"Sicuramente Valente è diverso dal vecchio allenatore Bisoli e ha molte differenze anche con Greco. Leandro Greco è un tecnico che secondo me si è fatto apprezzare, è stato esonerato ad Olbia ingiustamente la scorsa stagione, ed è cresciuto dietro ad allenatori, come Javorcic che aveva portato il Sudtirol dalla serie C alla serie B. Poi c'è stato anche durante la piccola parentesi di Lamberto Zauli. E poi si è trovato a fare il tecnico della prima squadra prima dell’arrivo di Pierpaolo Bisoli. Da Bisoli ha imparato tanto ed è ora come ora un tecnico giovane che può dare molto. Non sarà facile in poco tempo prendere in mano un Frosinone in queste condizioni e trasformarlo ma il suo lavoro avrà i suoi effetti. Spero che lo lascino lavorare e sono sicuro che potrete avere delle belle soddisfazioni. Valente invece è un tecnico un po' ermetico diciamo, di poche parole, incapace di farti capire le scelte tecnico tattiche che fa e i motivi per cui le fa ma viene da una scuola importante e come Greco ha avuto ottimi risultati in Primavera. Sicuramente non ha forse una grandissima esperienza in serie B come del resto anche Leandro Greco. Però se la sta costruendo partita dopo partita e non è mai stato in dubbio fino a questo".
Due squadre diverse, da un lato il Sudtirol che in alcune partite ha toccato media 31 anni, dall'altra invece il Frosinone che per esempio nella sfida contro il Pisa aveva 23,7 anni di media negli undici titolari. Questa differenza di esperienza può essere decisiva in questa partita oppure la freschezza dei giovani del Frosinone potrebbe avere la meglio?
"Io credo che la differenza di età non sarà un fattore così importante. Il Sudtirol ha giocatori abbastanza in là con gli anni, da Masiello a Kurtic, però non credo sia determinante. È pur vero però che siccome stiamo giocando ogni 3 giorni, visto il turno infrasettimanale, la freschezza dei giovani potrebbe avere qualche vantaggio nel finale di match. Per questo credo che Valente utilizzerà qualche giocatore un po' più giovane, come Kofler in difesa fin dal primo minuto. Anche perché è un giovane che è cresciuto con lui e che conosce molto bene sin dalla Primavera. Ciò che invece potrebbe fare la differenza è il fattore psicologico dato che il Frosinone non ha mai vinto contro il Sudtirol, anzi ha sempre faticato parecchio, questo potrebbe incidere. Si può dire che il Sudtirol è la bestia nera del Frosinone".
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