Serie B, domani di nuovo tutti in campo per la terzultima giornata. Pisa ad un passo dalla A, spicca Frosinone-Cittadella

Nella giornata di domani, domenica, torna in campo la Serie B, si gioca la 37^ giornata, terzultimo turno, considerato che il campionato si chiuderà la sera di martedì 13 maggio col recupero della 34ª giornata, non disputata a Pasquetta per la scomparsa di Papa Francesco. Domenica tutti in campo alle 15, tranne Cremonese-Sassuolo, fischio d’inizio alle 19.30.
Pare tutto apparecchiato per il ritorno in A del Pisa dopo 34 anni: ai toscani di Inzaghi basta un punto al San Nicola per festeggiare il ritorno nella massima serie, dopo tante stagioni tribolate. In questi anni d’attesa il Pisa è finito anche nell’Eccellenza toscana, cioé la B dei Dilettanti. Per non parlare della A sfumata nella primavera del 2022 in finale playoff contro il Monza di Berlusconi e Galliani, anche per un pizzico di sfortuna. Il Bari di Longo non sembra proprio una squadra col coltello tra i denti. Certo, dovrebbe lottare per un piazzamento nei playoff ma la storia del campionato dice che il Bari negli ultimi due mesi ha un passo da fondo della classifica. La conferma la si è avuta nel ko del 1° maggio in casa del Cosenza ultimo e ormai retrocesso in C, seconda sconfitta di fila per i pugliesi che davvero, di questo passo e con questo atteggiamento, i playoff rischiano seriamente di non giocarli. Con la vittoria del 1° maggio a Cittadella, il Brescia di Maran ha dato ossigeno alla classifica, anche se la permanenza nella categoria è ancora tutta da conquistare. Alle Rondinelle servirebbe il bis per arrivare quasi a “vedere” la salvezza. Dipende molto da che Juve Stabia sarà. Quella che nell’ultima trasferta perdeva senza colpo ferire in casa del Sudtirol o quella che giovedì scorso ha battuto in scioltezza il Catanzaro? Inoltre, gli stabiesi di Pagliuca, con 3 punti si porterebbero a -1 dalla Cremonese quarta, cioè in un piazzamento strategico in chiave playoff perché permette di saltare il turno preliminare. E il lombardi scenderanno in campo solo alle 19.30, per giunta con la capolista Sassuolo che per quanto già in A, non ha regalato nulla dopo la promozione e anzi, ha sempre vinto.
Per la Carrarese di Calabro, c'è l’occasione per chiudere i conti salvezza: fare 3 punti vorrebbe dire avere la permanenza nella categoria in tasca con due turni d’anticipo, traguardo difficile da pronosticare a inizio stagione quando - inopinatamente - gli apuani non godevano di alcun credito. Molto però, dipenderà da che partita farà il Modena di Mandelli, giovedì uscito sconfitto, con un rocambolesco 2-3, dal derby con la Reggiana. C’è da capire se i Canarini hanno forza e testa per provare a centrare un piazzamento ai playoff, traguardo neanche immaginabile lo scorso novembre, quando Mandelli rilevava da Bisoli la squadra al penultimo posto. Fra l’altro, nello scorso turno, le 5 squadre comprese tra 6° e 10° posto hanno tutte perso. Dunque, con l’aria che tira, basterebbe mostrare uno scatto in più sulla concorrenza per garantirsi un posto agli spareggi promozione. Nello scorso turno, con lo 0-0 interno contro la Cremonese, la Sampdoria di Evani è migliorata, e non di poco, giocando alla pari con una delle big del campionato. Il problema però, è che, contestualmente, la classifica è decisamente peggiorata perché nel frattempo hanno vinto Sudtirol, Mantova, Reggiana e Brescia. Dunque, per la salvezza diretta, i blucerchiati sono chiamati all’impresa al Ceravolo, anche se la madre di tutte le partite sarà lo scontro diretto della penultima giornata, la sera di venerdì prossimo a Marassi con la Salernitana. E il Catanzaro degli ultimi tempi, sembra una squadra alla portata, il gruppo di Caserta da mesi non gioca più quel bel calcio d’inizio 2025 ed è reduce da due sconfitte di fila ineccepibili. Forse il Catanzaro si sta risparmiando per i playoff, come se avesse deciso di fare il minimo indispensabile per disputarli. Ora è 7° e ha un margine di 4 punti sulle tre squadre che inseguono all’8° posto. Ma di questo passo e con questo atteggiamento, il rischio di rimanere fuori dalla griglia degli spareggi promozione, c’è.
Scontro da playoff, in teoria, anche se entrambe non è che stiano incantando. Il Cesena di Mignani giovedì ha perso 3-0 a Mantova, confermando di non avere il passo per disputare gli spareggi promozione, come se si accontentasse della salvezza con largo anticipo (traguardo comunque non trascurabile per una neo promossa). Però anche la concorrenza non è che vada di effetti speciali e dunque i romagnoli possono ancora puntarci. Il Palermo pareva avesse svoltato, sembrava lanciato verso il miglior piazzamento possibile, poi è arrivato il ko interno col Sudtirol che complica un po’ i piani di Dionisi: il 5° posto della Juve Stabia dista 5 punti, probabilmente le ultime tre uscite passeranno nella difesa del 6° posto che comunque garantisce il turno preliminare in casa, dove il pubblico del Barbera può fare la differenza. Cruciale scontro per rimanere in B. Con la differenza che il Frosinone di Bianco, con 3 punti, avrebbe la salvezza in tasca (o quasi). Per il Cittadella di Dal Canto invece, è di fatto l’ultima occasione per provare a risollevarsi da quel penultimo posto in cui i veneti sono finiti dopo le recenti uscite (sono reduci da tre sconfitte di fila). Il Frosinone invece, sconfitto il 1° maggio a Pisa, ha affrontato la vice capolista risparmiando diversi titolari, proprio perché la partita strategica è quella coi veneti. Tuttavia i ciociari non hanno demeritato al cospetto del Pisa ormai in A, anzi, avrebbero meritato il pari, se non avessero concesso, con una sbadataggine difensiva, il gol partita di Meister. Un ko che ha fermato a 10 risultati utili di fila la striscia di Bianco, con cui ha risollevato i ciociari, considerati spacciati o quasi prima del suo avvento.
Oggi la Reggiana disputerebbe i playout con la Sampdoria. I granata però, sono in grande crescita. Dopo due sconfitte nelle prime due uscite, Dionigi ha ingranato bene e sono arrivate altrettante vittorie, prima il 2-1 sul Cittadella, poi il rocambolesco 2-3 con cui la Regia s’è aggiudicato il derby col Modena. Segnali, insomma, che la squadra potrebbe avere la forza anche per salvarsi direttamente, dopo essersela vista parecchio brutta. Ma in questa partita, probabilmente, la differenza la farà l’atteggiamento dello Spezia. I liguri di D’Angelo, persa da tempo la possibilità d’insidiare il Pisa per la A diretta, nello scorso turno si sono portati a +6 sulla Cremonese quarta, di fatto il 3° posto è blindato e porrà lo Spezia in pole position ai playoff, nei quali ai liguri basteranno 4 pareggi per tornare nella massima serie lasciata due anni fa. E attenzione, quando conquistarono la A con Italiano in panchina, avevano chiuso la B proprio al terzo posto… Dopo due vittorie di fila sotto la guida di Marino, giovedì la Salernitana ha conosciuto la prima sconfitta col tecnico di Marsala, 2-0 a La Spezia, ma la squadra non ha affatto demeritato (due pali colti), dimostrando di avere tutti i mezzi anche per salvarsi direttamente, non solo per fare i playout. All’Arechi poi, il clima sarà bollente, con almeno 20mila tifosi pronti a spingere il Cavalluccio campano. Ma occhio al Mantova che col 3-0 inflitto al Cesena il 1° Maggio, sente profumo di permanenza in A. Soprattutto, i ragazzi di Possanzini hanno dimostrato di essersi messi alle spalle quel lungo blackout vissuto nel cuore del girone di ritorno. E dunque, replicando le ultime prove, il Mantova ha i mezzi per fare risultato anche nella bolgia dell’Arechi.
Fabrizio Castori merita smisurati complimenti. A novembre rilevava un Sudtirol dato da quasi tutti per spacciato, reduce da 5 ko di fila. E lui, da ultimo tecnico italianista, passo dopo passo, l’ha risollevato a colpi di risultati eclatanti, tipo l’ultimo, l’1-2 inflitto giovedì scorso al Palermo. Morale, ora gli altoatesini sono quasi salvi ma non solo. Visto che tra la zona playoff e quella playout ci sono soltanto 6 punti, loro potrebbero fare persino un pensierino ai playoff, che distano solo 3 lunghezze. Quei playoff che, con Bisoli in panchina, il Sudtirol conquistò nel 2022 alla sua prima apparizione in B (chiuse al 6° posto e in semifinale playoff, ko col Bari). Ma ci si chiede anche che Cosenza si presenterà a Bolzano. Il 1° maggio, in teoria, i rossoblù calabresi potevano salutare la B, in cui giocano ininterrottamente dal 2018. E invece hanno stupito tutti battendo il Bari. Il tecnico Alvini aveva chiesto alla squadra di chiudere l’annata con dignità e il gruppo ha dimostrato di esserci ancora. Aumentano così i rimpianti sulla stagione del Cosenza. La squadra ha patito molto il -4 inflitto dalla giustizia sportiva che quando ha confermato il verdetto, ha contribuito a spegnere una squadra che qualcosa di buono comunque ha mostrato. E dunque sì. come dice Alvini, si può andare in C, ma bisogna farlo con dignità.
Partita che conta poco per la classifica, quella del posticipo domenicale delle ore 19:30. Ma chissà, Cremonese e Sassuolo squadre potrebbero anche regalare divertimento. Con lo 0-0 di giovedì scorso in casa della Samp, la Cremonese di Stroppa è scivolata a -6 dallo Spezia, dunque la corsa per il 3° posto la si può considerare ormai chiusa, impensabile che i liguri possano farsi rimontare anche se venerdì 9 si giocherà proprio Spezia-Cremonese, che potrebbe anche essere un “anticipo” della finale playoff. Attenzione però, alla Juve Stabia, che gioca alle 15 e se vince a Brescia si porta a -1 dalla Cremo. Che a quel punto, sarebbe obbligata al partitone per riportare i campani a -4 e difendere lo strategico 4° posto, che ai playoff permette di saltare il turno preliminare. Ma attenzione al super Sassuolo. Dopo l’aritmetica promozione in A, sono arrivate due vittorie su due per i neroverdi che non hanno fatto una piega e stanno onorando al meglio il campionato, impegnati a battere i record della categoria detenuti da Ascoli e Benevento e a far vincere al francese Laurienté la classifica cannonieri che già guida con 17 reti.