Il Designatore Rocchi spiega l'episodio di Open Var avvenuto in Frosinone-Sassuolo: "Corretto assegnare il rigore al Frosinone"
Il primo episodio nella storia calcistica italiana di Open Var. Ospite di Dazn, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, ha spiegato come arbitro e sala Var hanno interagito, in occasione dell'assegnazione del calcio di rigore trasformato da Cheddira, che è valso il momentaneo 1-2. Gara poi conclusasi col punteggio di 4-2 in favore dei canarini. Queste le parole di Rocchi.
Cosa è accaduto in occasione dell'assegnazione del rigore al Frosinone contro il Sassuolo?
"In occasione del calcio di rigore assegnato al Frosinone, nella gara contro il Sassuolo, si può notare come abbiano lavorato molto bene sia la coppia al Var che l'Avar. Dapprima c'è una valutazione ed una dinamica che, probabilmente trae in inganno l'arbitro Alessandro Prontera. Per cui, secondo una prima valutazione dal campo dell'arbitro non era fallo. Invece i due ragazzi presenti al Var si sono occupati subito dell'episodio. E' importante, in questi casi, il tipo di comunicazione che si usa tra arbitro, Var ed Avar. Noi abbiamo fatto un lavoro molto importante e ne va dato a loro, sul modo in cui si deve comunicare negli audio tra arbitro e sala Var. Oggi possiamo fare ascoltare senza problemi ciò che viene comunicato in questi audio perchè, come ho sempre detto, non abbiamo segreti. Quando c'è qualche arbitro che sente un audio, lo facciamo riascoltare. Soprattutto perchè, come in questo caso, la comunicazione è pulita. Si capisce che chi si trova al monitor sta valutando un episodio difficile, poiché magari potrebbe trattarsi di un calcio di rigore decisivo. Chi valuta però, lo fa nella massima serenità. L'Avar in questi casi dà un supporto fondamentale per prendere la decisione. La decisione finale e corretta è stata quella di calcio di rigore ed ammonizione. E' chiaro che senza la tecnologia, questo per noi sarebbe stato un episodio perso. Immaginatevi quali sarebbero stati i problemi..."
Cosa è l'APP, ci hanno messo il tempo giusto?
"Il tempo non è mai un tempo giusto. L'importante è la correttezza della decisione. Peraltro, in occasione di Frosinone-Sassuolo il tempo per prendere la decisione è stato abbastanza breve. E' giusto che siano state guardate con attenzione tutte le camere, non tralasciando nessun particolare e dando importanza al tipo di episodio. L'"APP" è l'acronimo di recupero del pallone. Il Var controlla ciò che accade in fase di recupero palla. Serve quindi da parte del Var una dinamicità ed immediatezza nelle decisioni, che risultano fondamentali".