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al Terminillo per la terza volta. Come andò nelle altre stagioni?

26.06.2025 18:30 di  Luca Colafrancesco   vedi letture
Frosinone al Terminillo per la terza volta. Come andò nelle altre stagioni?
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Il Terminillo non è solo una suggestiva località montana del Reatino, ma anche una sorta di tradizione calcistica per il Frosinone. In due occasioni, prima del prossimo luglio, i Giallazzurri hanno scelto queste alture per preparare la stagione. Ogni anno ha raccontato una storia diversa, ma entrambe collegate da un filo comune: lavoro, identità e sogni di rivalsa. Il primo ritiro nel 2017, in preparazione di un'annata che sarebbe stata magica, venne vissuto con un sentimento misto di riscatto e ambizione. Dopo la delusione della semifinale playoff persa contro il Carpi non molto tempo prima, il gruppo guidato da Moreno Longo trovò proprio sul Terminillo concentrazione e unità. Il lavoro fu mirato e coeso e questo portò a un risultato tangibile: al termine della stagione 2017-2018, il Frosinone conquistò la promozione in Serie A.

Il Terminillo, in quel caso, sembrò davvero portare bene. Due anni dopo, nel 2019, il Frosinone tentò un remake con un sapore diverso in bocca: la retrocessione del 2018-19 aveva lasciato ferite aperte. Quella squadra affidata a Nesta, alla prima vera esperienza da allenatore in B, fu segnata da alti e bassi ma, nonostante ciò, i Giallazzurri arrivarono in fondo ai playoff ma furono eliminati nella finale contro lo Spezia. 

Anche in questo caso il Terminillo fece vivere ai tifosi ciociari un sogno ma non bastò a ritrovare la via della promozione. Il ritorno al Terminillo nel 2025 sembra inserirsi in un nuovo ciclo. Dopo la retrocessione dalla Serie A e la salvezza rocambolesca di quest'anno, il Frosinone sta cambiando pelle: nuovo progetto, nuovo Ds e nuova linfa vitale per ripartire con una visione più ambiziosa. La scelta del Terminillo non è casuale: simbolicamente rappresenta un ritorno alle radici del lavoro silenzioso e dell’identità di gruppo.