Stirpe lancia un messaggio ai tifosi: "Se volete vincere per forza, non venite allo stadio, perché tanto non succede"

26.06.2025 10:45 di  Andrea Pontone   vedi letture
 Stirpe lancia un messaggio ai tifosi: "Se volete vincere per forza, non venite allo stadio, perché tanto non succede"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Riguardo la campagna abbonamenti, Maurizio Stirpe ha fatto un lungo discorso in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni, riportate fedelmente: “Allora, la campagna abbonamenti oggi io non la annuncio. Ho chiaro tutto quello che si deve fare. E questo perché? Perché voglio che i tifosi siano messi nella condizione di poter scegliere se fare l’abbonamento o meno. Cioè debbono guardare il lavoro che noi faremo da qui alle prossime due/tre settimane e dopodiché, se gli piace il lavoro faranno l’abbonamento, se non gli piace il lavoro non faranno l’abbonamento, però ritengo che le persone debbano essere messe nella condizione di poter scegliere. E quando fanno l’abbonamento, per evitare che succeda anche quello che è successo forse lo scorso anno, e che non mi ha fatto piacere... Cioè, quando uno si fa l’abbonamento, lo fa perché sente di essere vicino e solidale con la società: non si fa l’abbonamento o si è tifosi del Frosinone solamente quando si vince, oppure quando bisogna andare in Serie A. Così è semplice, siamo tutti tifosi.

Cioè, l’abbonamento, o andare allo stadio, o fare una sponsorizzazione, è un gesto di vicinanza e di generosità verso la società. Cioè, è un gesto di generosità. Cioè, come deve essere generoso... tutti coloro che gravitano attorno alla società. Cioè, si sta nel calcio per generosità, non per profitto, signori. Cioè, io ancora non ho visto uno che ha guadagnato, da queste cose: anche quelli che dicono che hanno guadagnato, forse sono quelli che hanno perso di più? Ok? Io sicuramente non ci ho mai guadagnato in questi anni, ma non era mio intendimento guadagnarci. Il mio intendimento era fare un gesto di generosità nei confronti del territorio. E se ci rimango ancora, è solamente per questo motivo. Non ci sono altri motivi. Quindi, da questo punto di vista, i tifosi debbono poter scegliere, ma se lo fanno, suggerisco di farlo solo se loro sentono di voler essere solidali e vicini alla società.

Ma non perché la società deve andare in Serie A, o perché la società, capito, deve vincere tutte le partite. Io penso... eh... ricordatevi: diventa una mentalità che poi allontana chi vuole investire, da questi mondi che riguardano lo sport. Cioè, si deve fare per altri motivi. Chi partecipa e chi gestisce una società lo deve fare per il motivo che vi ho detto, ma allo stesso modo, chi assiste all’evento sportivo lo deve fare perché va lì e diciamo, sente il senso di appartenenza e spera di poter vedere uno spettacolo che sia all’altezza della situazione. Ma se lo deve fa’ perché deve vince’ pe’ forza, ve lo dico subito: non ci venite allo stadio! (sorride, ndr). Non ci venite, perché tanto non succede. Anzi, quando le cose vengono fatte con questa mentalità, si ottiene esattamente l’effetto contrario: un po’ quello che è successo quest’anno.

Quindi secondo me per ambire poi ai risultati e a raggiungere delle mete, bisogna creare il clima giusto. Se non si crea il clima giusto, quell’empatia e quegli automatismi tra tutte le componenti che ruotano attorno alla società il risultato non si ottiene. Noi siamo un esempio lampante: negli ultimi 10 anni, quando ci sono state le condizioni, la società ha raggiunto i risultati, c’è stata l’empatia giusta, la tensione giusta, morale, i valori giusti. Quando, in pratica, abbiamo cominciato a pensare che tutto fosse scontato, che tutto fosse dovuto no. Senza dimenticare che noi siamo una città che ha un po’ meno di 50.000 abitanti adesso e se voi interrogate l’intelligenza artificiale e vedete quante città nel campionato di Serie A hanno avuto la possibilità di disputare questo campionato al di sotto di 50.000 abitanti, vedrete che ci sono quattro società. Una di queste società siamo noi. E tra parentesi, ha uno stadio. E gli altri no.

Quindi questo per dirvi che bisogna sempre dare il giusto peso alle cose e agli accadimenti che ci stanno e ai valori che uno riesce ad esprimere. Perché sennò non si è sereni, si sta male e si fa star male anche gli altri. Da questo punto di vista suggerisco ai tifosi di farsi l’abbonamento solamente se sentono di voler essere vicini alla società e di essere solidali alla società. Qualora dicano che la società non merita questo, gli dico: non venite neanche a vedere la partita. Fate un gesto d’amore verso voi stessi e le vostre famiglie”.