Brescia, Cellino ha presentato la domanda d'iscrizione in C ma non sarà accettata. Ecco qual è la situazione...

Continua a tenere banco in questi giorni ed ore, la vicenda che riguarda il "caso Brescia". Gli ultimi aggiornamenti, che riprendiamo dai colleghi della pagina "Cronache di Spogliatoio", raccontano di come Massimo Cellino, avrebbe presentato la domanda d'iscrizione del Brescia in Serie C, ma quest'ultima non sarà accettata. Intanto, il "progetto Pasini" con la FeralpiSalò sarebbe sempre in fase di studio.
Quella di oggi, martedì 24 giugno, è la data di scadenza che la FIGC aveva concesso al club lombardo per la domanda d'iscrizione al campionato di Serie C. Massimo Cellino, proprietario del Brescia Calcio, l'ha presentata nei giorni scorsi, ma questo fatto sportivamente non cambia nulla: i biancoblù, a causa del mancato rispetto delle scadenze del 6 giugno scorso per il pagamento dei contratti e dei contributi dei giocatori, non potrà iscriversi.
Viene quindi da chiedersi il perchè Cellino abbia presentato la domanda, pur conoscendone già l'esito negativo.
L'ipotesi è che la presentazione della domanda possa servigli, qualora dovesse fare ricorso, provando a dimostrare di essere stato vittima di truffa per la questione dei crediti d'imposta fittizi che hanno causato la penalizzazione e la conseguente retrocessione in Serie C.
La presentazione della domanda d'iscrizione del Brescia in Serie C ha conseguenze dirette soprattutto per chi prenderà il posto dei lombardi nella categoria. Con una domanda d'iscrizione non pervenuta, il Cardiero Terme (retrocesso in D) sarebbe stato riammesso. Diversamente invece, con una domanda presentata ma non accettata, ne beneficerebbe il Ravenna, in quanto seconda squadra nella graduatoria dei ripescaggi dalla D (in cui l'Inter Under 23 è al primo posto e subentrerà alla SPAL, già esclusa dal campionato). La decisione da parte della Covisoc è attesa per fine giugno.
Nel frattempo, Giuseppe Pasini (presidente della FeralpiSalò, club iscritto regolarmente in Serie C) sta continuando ad incontrare imprenditori della zona per valutare la fattibilità del trasferimento della sua squadra allo stadio "Mario Rigamonti" con un nuovo nome, in modo da far ripartire il calcio a Brescia direttamente dalla Serie C e non dalle categorie dilettantistiche.
Per comunicare la necessaria modifica della denominazione della nuova sede ci sarà tempo fino al prossimo 15 luglio. Sarà questa quindi la prossima scadenza importante e da monitorare.