L'Under 21 esce dagli Europei a testa altissima: Ambrosino in gol

Può un'eliminazione da una competizione importante come gli Europei Under 21 essere vissuta con più ottimismo che negatività? Evidentemente sì, visto quello che ha fatto vedere la Nazionale di Carmine Nunziata contro i pari età della Germania. Partiti con gli sfavori del pronostico, gli azzurrini hanno affrontato a viso aperto i tedeschi risultando in molti frangenti superiori.

Primo tempo chiuso sullo 0-0, ma con più occasioni create dai ragazzi di Nunziata e ripresa illuminata dalla giocata vincente di Koleosho (i club di Serie A e il ct Gattuso possono iniziare a prendere appunti). Dopo l'1-0, ecco un concentrato di emozioni, colpi di scena e anche polemiche: l'1-1 di Woltemade, il rosso ingenuo preso da Gnonto, il sorpasso tedesco e l'espulsione (molto più discutibile della prima) sventolata in faccia a Zanotti. Qualunque squadra sarebbe crollata ma non questa Under 21, che ha siglato il 2-2 con Ambrosino e retto per quasi tutti i supplementari (fino al 3-2 decisivo di Rohl). La semifinale non è arrivata, ma la convinzione che questi ragazzi possano andare lontano e fare comodo al nuovo corso della Nazionale maggiore decisamente sì.

Nunziata applaude i suoi ragazzi (e contesta l'arbitraggio)
"Ringrazierei i ragazzi, per lo spettacolo che hanno dato per 120 minuti giocando anche in 9 contro 11, riprendendo la partita e perdendola a 4 minuti dalla fine. Hanno giocato a calcio, lo sanno fare e non smetterò mai di ringraziarli per tutto quello che mi hanno dato e per tutto quello che siamo riusciti a fare insieme che non è poco": esordisce così Nunziata nel post partita. Tanto orgoglio nelle sue parole, ma anche rabbia per la direzione di gara: "L'arbitro secondo me ha rovinato la partita, però alla fine resta il risultato, la grandissima amarezza e la grande consapevolezza che la squadra avrebbe meritato di andare avanti e ha fatto una grandissima partita sotto tutti i punti di vista. Loro giocano tutti in Bundesliga, ma la palla l'hanno vista poco". Termina dunque un ciclo di due anni, con protagonisti ragazzi che possono ambire alla Nazionale maggiore: "Sarò contento se vedrò i ragazzi un domani andare su in Nazionale A", ha dichiarato il ct in chiusura.