ESCLUSIVA TF - Alessandro Salvi si racconta: "Spero si riparta presto, altrimenti giusto che Benevento, Crotone e Frosinone vadano in A"

12.05.2020 09:00 di  Stefano Martini  Twitter:    vedi letture
 ESCLUSIVA TF - Alessandro Salvi si racconta: "Spero si riparta presto, altrimenti giusto che Benevento, Crotone e Frosinone vadano in A"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L'assenza del calcio nella vita di tutti gli appassionati di calcio si fa sempre più sentire, specie per i veri protagonisti dello spettacolo calcio come allenatori, calciatori e addetti ai lavori. Per parlare di questo momento, la redazione di Tuttofrosinone.com ha contattato in esclusiva il difensore giallazzurro Alessandro Salvi.

Ciao Alessandro, il periodo di assenza dal campo si sta allungando sempre di più. Come hai vissuto e come stai vivendo questa emergenza mondiale?

"Situazione molto strana e particolare, sono rimasto a Frosinone e sono rimasto sempre a casa con i miei due bambini. Mi alleno tutti giorni con il tapis roulant e poi mi arrangio con quello che ho in casa per tenermi in forma".

Il campionato si è fermato con il Frosinone terzo in classifica dopo una serie di alti e bassi. La tua stagione, in termini di minutaggio è paragonabile agli alti e bassi del rendimento della squadra, ovvero hai alternato momenti in cui eri un titolare inamovibile a qualche panchina consecutiva. Quanto ti è dispiaciuto che ci si è fermati proprio quando avevi trovato una continuità di presenze?

"Sicuramente dispiace esserci prima di tutto fermati. Poi ci siamo fermati con una sconfitta e dunque volevamo subito ripartire per riscattarci ma purtroppo non è stato cosi. Non sto tanto a guardare il rendimento a livello personale, io sono sempre stato uno che guarda il gruppo, se la squadra va bene e i risultati arrivano posso stare in panchina anche tutto l'anno senza dire una parola. L'importante è l'obiettivo finale che non dico per scaramazia ma che tutti sappiamo quale sia. Giocare fa piacere a tutti ovviamente ma mi metto anche dalla parte dell'allenatore: si gioca in undici con tre sostituzioni dunque non si possono accontentare tutti. Da quando avevo ricominciato a giocare con continuità avevamo fatto diverse vittorie e fa piacere ma ripeto, l'importante è il pensare a noi e non all'io"

Sei arrivato con un po' di polemiche dovute al passato, ma con il rendimento sul campo e mai una parola fuoriposto hai conquistato la piazza. Qual è il tuo segreto?

"Non ho segreti, per me alla base di tutto c'è il lavoro a prescindere da ciò che si svolge. Credo che se uno lavora sodo e fa le cose come si deve i risultati prima o dopo arrivano. Non credo ci siano segreti particolari, per me il rimedio di tutto è il lavoro sia dopo una vittoria che dopo una sconfitta. Credo si debba sempre azzerare quello che c'è stato prima e lavorare per raggiungere grandi obiettivi a prescindere dell'occupazione che ognuno di noi svolge"

141 presenze in B, qual è il segreto che un calciatore deve avere per giocare nel tuo ruolo in cadetteria? La duttilità?

"Io nasco come esterno di centrocampo, poi nel corso della mia carriera mi sono adattato come terzino e giocando qualche partita sia a destra che sinistra quando ero a Cittadella o a Palermo. Ho fatto anche il quinto alto. Credo sia più difficile passare da quinto a fare il quarto, che da quarto a far il quinto. Nel mio caso dunque è risultato più facile adattarmi anche se l'avevo fatto poco. Credo che se uno fa tante partite in B, C o A il segreto per rimanere sia il lavoro, devi essere comunque forte mentalmente su tanti aspetti perchè facciamo si un lavoro molto bello che ci piace e abbiamo dei buoni stipendi ma dall'altra parte è un lavoro che toglie tanto. Noi lavoriamo tanto per essere pronti il sabato e la domenica mentre magari un operaio nel weekend stacca la spina. Facciamo tante trasferte che ci portano ad essere spesso lontano dalle famiglie, dai nostri figli. Non credo molto nella fortuna o sfortuna ma credo piuttosto che ognuno di noi se la crei. Se sei bravo e determinato prima i poi i risultati arrivano. La base è il lavoro"

Un calciatore a cui ti ispiri, o ispiravi?

"Ispiravo no, ma mi piaceva molto Lahm del Bayern Monaco ma era un calciatore che mi piaceva perchè giocava più o meno nel mio ruolo e faceva sempre le cose giuste senza strafare. Parlava poco, professionista serio e mi piaceva la sua duttilità in campo facendo cose giuste nel momento giusto con grande semplicità"

Pur essendo un difensore hai segnato con tutte le maglie che hai indossato: Albinoleffe, Cittadella e Palermo. Se si ripartirà prometti un gol hai tifosi del Frosinone?

"Questo sicuramente, spero più di uno. E' quello che quando ho giocato, per demerito mio, non ho trovato finora ma prometto che arriverà prima o poi"

A proposito di una eventuale ripartenza, credi che il campionato debba riprendere o che sia meglio ripartire direttamente a settembre con una nuova stagione?

"Se bisogna riprendere a settembre con una nuova stagione spero di essere in A, se questo campionato verrà sospeso come da regolamento è giusto che Benevento, Crotone e Frosinone vadano in serie A. Mi auguro che il campionato riprenda per evitare caos e ricorsi. A me piacerebbe vincerlo sul campo, o meglio vincerlo no perchè è improbabile, ma comunque conquistare la A sul campo. Se si deve ricominciare bisogna farlo però con tutte le precauzioni del caso. A questo punto non so se si potrà, perchè ci sono tanti punti di domande ogni giorno. In serie A tante squadre hanno avuto contagi, ancora è rischioso ripartire. Al momento bisognerebbe aspettare ancora un pochino, il governo dovrebbe dire qualcosa. Ripartire o no è una scelta difficilissima da prendere ma qualcuno dovrà prenderla e a breve si dovrà capire definitivamente cosa fare"

Mister Nesta che tipo di allenatore è? A tuo parere ha avuto anche lui un'evoluzione, cosi come la squadra, nel corso della stagione?

"Sicuramente il mister era partito per giocare a quattro in difesa ma i risultati come abbiamo visto non arrivavano. Il mister è stato molto bravo a capire che avevamo difficoltà ed è stato bravo a cambiare modulo e non è da tutti. Ha dimostrato di avere una mentalità aperta, è stato bravo a cambiare e da quel momento si sono visti i risultati. Abbiamo iniziato ad ingranare e siamo arrivati anche ad essere secondi in classifica. Mister Nesta è stato molto bravo a lavorare su questo aspetto, sono sicuro che se riprenderemo a giocare faremo bene".

Cosa ti manca di più degli allenamenti?

"Tutto: andare al campo, lo spogliatoio, il pallone, l'erba. Vivo di calcio, sono un fissato su tutto per questo mi manca ogni cosa: il clima partita, i compagni, lo stadio,tutto. Sto soffrendo a casa..."

Solitamente ogni sportivo ha il suo rituale, qual è il tuo?

"Non ho rituali, non ascolto un tipo di musica  particolare o cose del genere. L'unica cosa che faccio è entrare in campo sempre con il piede destro. Non c'è una spiegazione particolare, mi viene spontaneo perchè sono destro. In generale non sono scaramantico"

A tuo parere qual è stata la migliore e peggior partita giocata quest'anno dal Frosinone

"La peggiore credo sia stata la prima a Pordenone, quel 3-0 iniziale non era l'approccio che ci si aspettava. Le migliori sicuramente quel filotto di vittorie che ci ha permesso di arrivare al secondo posto "

Qual è stata invece la migliore e la peggior partita di Salvi con la maglia del Frosinone?

"La peggiore con l'Entella fuori casa, la migliore con l'Ascoli al mio rientro, non mi aspettavo di giocare".