Sprofondo Iran, l'Inghilterra può solo giovarne per ingranare: 6-2 britannico, i persiani appaiono deconcentrati

21.11.2022 23:41 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
Sprofondo Iran, l'Inghilterra può solo giovarne per ingranare: 6-2 britannico, i persiani appaiono deconcentrati
© foto di Eurosport

È il Mondiale delle polemiche. I calciatori dell'Iran si rifiutano di cantare il proprio inno nazionale, pochi istanti prima della sfida d'esordio con l'Inghilterra, protestando verso il regime misogino che ha consegnato il loro Paese al mancato rispetto dei diritti umani. I vice-campioni d'Europa in carica, per giunta, sono costretti in giornata a rinunciare al messaggio arcobaleno da sfoderare sulla fascia del capitano Harry Kane: una direttiva Fifa preannuncia ammonizioni per coloro che mostreranno sostegno alle minoranze non tutelate del Qatar. La cornice è questa. Poi la parola spetta al campo. Gli occidentali sanno giocare a calcio. L'Iran ha una buona tradizione balistica, ma appare timido. O meglio: l'allenatore disegna un 5-4-1 ragionato, con il gioiello Taremi unica punta in attacco. Il fraseggio inglese è asfissiante: occorre semplicemente comprendere se la diga (presunta) dei persiani sia destinata, o meno, a reggere. Il gioco viene interrotto per una decina abbondante di minuti, causa serissimo infortunio del portiere iraniano Beiranvand (bandiera che all'ultima Coppa del Mondo parò un rigore a Cristiano Ronaldo) dopo uno scontro facciale con un suo compagno di squadra. A seguito di un egoico tentativo di andare avanti, l'estremo difensore chiede esplicitamente la sostituzione: non sperava, il subentrato Hosseini, d'incassarne sei. La squadra di Southgate stappa lo spumante al 35' (che sarebbe il 22', circa, se considerato il tempo effettivo) con il talentuoso e promettente Jude Bellingham che si iscrive al prestigioso elenco degli inglesi andati a segno in un Mondiale. Non tarda ad arrivare il raddoppio: Bukayo Saka - reo d'aver compiuto dal dischetto l'errore decisivo nella finale di Euro 2021 al cospetto di Donnarumma - trova il modo di farsi perdonare, siglando la rete che consente ai britannici di dare gas per accelerare verso la goleada. Nel primo (dei quattordici!) minuti di recupero, Sterling sigla il tris annientando ormai definitivamente le speranze di rimonta degli avversari. Il secondo tempo è una giostra variopinta, con le sfumature che oscillano tra una lunga noia per molteplici fasi di gioco sterili, e improvvise accelerate che quasi sempre - ironia della sorte - si trasformano in gol. Il poker è timbrato Saka, che raggiunge la doppietta personale: gli basta fingere di calciare con il destro per poi concludere con l'altro piede, e la difesa iraniana va in tilt. Va bene stare lì, tutti dietro la linea della palla, ma a certi livelli bisogna ponderare le scelte ed essere decisivi in marcatura. Un lampo offensivo dei persiani coglie impreparato Pickford: il centravanti Taremi spedisce in rete il primo pallone giocabile a sua disposizione, ed è 4-1. Ma il c.t. inglese Southgate non intravede spiragli di rimonta, ed è coraggioso nel forzare la sostituzione dell'intero quartetto metodico d'attacco (Saka-Mount-Kane-Sterling): spazio all'agile Rashford, al talento cristallino Foden, alla punta di riserva Wilson e al più scapestrato Grealish, che svolazza come una farfalla lungo tutta la trequarti campo. Appena entrato, Rashford sigla la quinta rete britannica. Poco dopo, Wilson con altruismo serve un cioccolatino a Grealish, che scarta con piacere ed esulta come aveva promesso, pochi giorni prima del Mondiale, a un giovane tifoso che soffre di paralisi cerebrale infantile. L'Inghilterra conduce con un punteggio tennistico, ma l'Iran trova il modo di accorciare le distanze: al minuto 103, Taremi fa 6-2 su calcio di rigore (piuttosto generoso). È il risultato finale. La difesa persiana avrebbe dovuto reggere: così non è stato, per evidenti cali di attenzione che rimandano a quanto sta accadendo nel paese fuori dal campo. L'Inghilterra - che celebra con una vittoria il primo 'God save the King' in un Mondiale - è frizzante, volenterosa e molto affamata: dalla trequarti in su, gli ingranaggi funzionano alla perfezione. Da migliorare, invece, la comunicazione tra i reparti in fase difensiva.