Serie A e coppe europee: perché si potrà giocare in contemporanea

Ecco perché si vedranno molte più sovrapposizioni tra sfide di campionato e incontri validi per le competizioni UEFA per club.
27.02.2024 18:30 di  Stefano Martini  Twitter:    vedi letture
Fonte: calcioefinanza.it
Serie A e coppe europee: perché si potrà giocare in contemporanea
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Nella giornata di ieri l’assemblea della Lega Serie A ha discusso del calendario internazionale, che sarà particolarmente affollato a partire dalla prossima stagione. L’introduzione della nuova Champions League (con più partite nella prima fase) e il nuovo Mondiale per Club sono i due tornei che contribuiranno più di tutti ad intasare il 2024/25.

Da qui l’idea di ragionare sul numero di partite della Serie A. Il presidente di Lega Lorenzo Casini ha detto che non si è discusso delle 18 o 20 squadre, ma «un altro tema è la sovrapposizione delle partite di campionato con le coppe europee, che diventerà inevitabile. Prima di discutere di format alternativi, è opportuno chiarire alcune cose».

Perché Serie A e coppe in contemporanea? L’accordo leghe europee-UEFA

Ma da cosa dipende la possibilità di fare giocare le partite di campionato in contemporanea con quelle delle competizioni UEFA? La pratica – in precedenza vietata – è resa ora possibile dal fatto che non è stato rinnovato (ormai dalla stagione 2022/23) l’accordo tra l’associazione delle leghe europee e la UEFA, che potrà portare i tornei nazionali a preparare una controffensiva in termini di programmazione rispetto alle competizioni continentali.

Fino a quella stagione, infatti, l’accordo tra le leghe e l’UEFA era quello di non programmare partite in modo tale che le gare di campionato si sovrapponessero a quelle delle coppe. Accordo che non è stato però rinnovato, e in sostanza così la Serie A potrà scegliere di fare disputare gare in contemporanea con le sfide di Champions League (come già accaduto per Torino-Lazio della scorsa settimana).

L’intasamento prodotto dal nuovo calendario internazionale è la prima ragione dietro a questa possibilità. Ma sarà anche un modo anche, a livello televisivo, per le leghe nazionali di cercare di andare ad erodere interesse e spettatori verso le gare di Champions League, in un nuovo potenziale scontro particolarmente rilevante tra i campionati e la UEFA di Aleksander Ceferin.