Intensità, coraggio e personalità: il focus sulla prova degli attaccanti del Frosinone nella vittoria contro l'Atalanta

28.08.2023 09:00 di  Francesco Cenci   vedi letture
Intensità, coraggio e personalità: il focus sulla prova degli attaccanti del Frosinone nella vittoria contro l'Atalanta
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Frosinone concreto, coraggioso e d'intensità, che sorprende la più quotata e tecnica Atalanta. In uno "Stirpe" che, per la tanta gioia, si è trasformato in un vero e proprio catino bollente, rappresentando il dodicesimo uomo in campo e che ha trascinato il Frosinone in questa inaspettata quanto preziosissima vittoria. Se è vero che i pronostici pre partita erano tutti o quasi a favore dei nerazzurri bergamaschi, il campo poi ha detto invece che la squadra di Eusebio Di Francesco, grazie ad una precisa identità di gioco ed all'organizzazione, ha saputo ben imbrigliare la truppa di Gian Piero Gasperini. Nel primo tempo infatti, i canarini hanno fatto dell'intensità e del coraggio i propri punti di forza, mandando per lunghi tratti in tilt il piano partita pensato sulla carta su da Musso e soci. Vogliamo adesso analizzare in particolare, la prova offerta dal reparto offensivo ciociaro. Chi maggiormente e chi in maniera meno evidente, gli interpreti dell'attacco impiegati da Di Francesco nella gara contro gli orobici, hanno saputo dare il loro contributo. Nel complesso, la prova offerta dagli avanti frusinati è sufficiente. L'uruguagio Baez prova prima a rendersi pericoloso ad inizio gara, poi si sacrifica in fase di non possesso per contenere Zappacosta, in questo momento difetta un pochino di continuità in attacco, dote necessaria nel campionato di serie A. Volontà e coraggio non sono mancate neanche al nuovo arrivato Walid Cheddira. L'ex Bari, un pò in ombra e forse emozionato per l'esordio in Serie A nel primo, nella ripresa trova invece più spazi nella retroguardia atalantina e prova a mettere in difficoltà la difesa della Dea, ancora difetta in precisione e intesa, ma questo era scontato trattandosi comunque della sua prima partita con i nuovi compagni. Da segnalare anche un buon ingresso durante il secondo tempo, da parte di Luca Garritano. Il centrocampista offensivo canarino, entrato al 61' al posto di Baez, entra bene in partita, spreca qualche occasione ma è sempre ostico per la difesa bergamasca. Non giudicabile invece Cuni il quale, entrato al minuto 82, ha soltanto cercato di tenere il pallone lontano dall'area canarina e ritardare l'avvio delle azioni orobiche.