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, Stefano Turati a "Gianlucadimarzio.com": "A Frosinone mi trovo davvero bene. Fin dai primi giorni del ritiro estivo ero convinto al 100% che cela saremmo giocata"

19.04.2023 13:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Fonte: Gianlucadimarzio.com
Stefano turati
Stefano turati
© foto di Frosinone Calcio

Ben 19 volte ha mantenuto la propria porta inviolata in questa stagione e, insieme ai propri compagni di squadra del Frosinone, si sta rendendo protagonista di una stagione straordinaria: Stefano Turati, portiere giallazzurro in prestito dal Sassuolo, che con i ciociari è ormai vicinissimo alla promozione in massima serie, si è raccontato ai microfoni di "Gianlucadimarzio.com. Tante le tematiche trattate: dal suo futuro al prossimo Europeo Under 21 con l'Italia di Paolo Nicolato da poter disputare, fino ad arrivare al suo rapporto con mister Grosso. Queste le parole dell'estremo difensore milanese.

 "A Frosinone sto davvero bene, ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo incredibile - racconta  il portiere. - Non mi era capitato spesso di arrivare all’allenamento 3 ore prima pur non dovendo fare nulla di particolare e andare via 2 ore e mezzo più tardi per trascorrere più tempo con i miei compagni. Passo da momenti di super positività ad altri più malinconici, perché è come se stesse finendo qualcosa di unico, irripetibile. Credo che tutto questo sia stato possibile grazie ai calciatori che hanno più esperienza, perché siamo una squadra molto giovane. Lucioni, Sampirisi, Garritano, Cotali, Insigne e tutti i più esperti sono riusciti a incastrare un gruppo di 25 personalità diverse, onestamente non so spiegare neanch’io come sia stato possibile. Sono sempre loro i primi a scherzare, mi sento come se stessi a Gardaland tutti i giorni. 
Quando sono arrivato in ritiro avevo intravisto che la squadra era competitiva anche se mancava ancora qualche pezzo. Sentivo qualcosa di strano, ero convinto al 100% che ce la saremmo giocata. Già in ritiro si era creato un clima diverso, non so neanche spiegarlo ii perché. 

Il punto di svolta della stagione? Turati non ha dubbi: la gara di andata a Venezia. Eravamo convinti di essere forti, ma mancava quella partita che ci trasmettesse fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi.
Mister "Clean Sheet" continua raccontando un aneddoto che la dice lunga sulle sue 19 partite concluse senza subire gol: ricordo una serie di partite che è stata devastante, perché per 2-3 giornate non ho dovuto fare niente. Per un portiere è molto più difficile giocare match così rispetto a quelli in cui sei sempre impegnato, ma è anche questo mi è stato di aiuto: ora so cosa provano i portieri delle big di Serie A che toccano 3 palloni a partita, so come vanno vissute gare del genere.  
E il rapporto con Grosso? Il mister è fantastico, con lui mi trovo benissimo. Mi sta aiutando tanto nella gestione della partita e a livello mentale. Però mi fa rosicare tantissimo quando facciamo la sfida ai rigori: a volte parto prima per provare ad anticiparlo e lui mi fa il cucchiaio. Morrone lo adoro, sono venuto qui grazie a lui: mi aveva allenato in Primavera, non vedevo l’ora di arrivare a Frosinone quando ho saputo che erano interessati a me.
Il suo futuro, oggi, è ancora un'incognita: al momento non ci penso...
Turati ed il rito del megafono sotto la Curva Nord: Questa è una cosa nata per caso: stavamo cantando sotto la curva dopo una vittoria e il capo ultras ha passato il megafono a Lucioni. Il capitano me lo ha subito consegnato perché sa che sono in fissa con il mondo delle curve. Da lì in poi è stato quasi un rituale, mi diverte tantissimo..."