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, Marsella saluta e ringrazia la società in una lettera

01.07.2021 11:30 di  Tuttofrosinone Redazione  Twitter:    vedi letture
Fonte: Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'ex allenatore della Primavera Luigi Marsella
Frosinone, Marsella saluta e ringrazia la società in una lettera

Nel calcio non può esserci mai un vero addio. Ma solo momenti di distacco. Comunque non meno dolorosi, soprattutto se il senso di appartenenza ad una maglia è lo stesso avuto da mister Luigi Marsella nelle stagioni di militanza nel Frosinone. Lui, alvitano classe 1976, una laurea in Scienze Motorie nella bacheca di casa, partito per l’avventura in questo mondo del calcio con due carte di credito in tasca e due certezze nel cuore: la passione e la voglia di crescere. Da ieri, 30 giugno 2021, Luigi Marsella è a tutti gli effetti l’ex tecnico della Primavera del Frosinone.
Queste le sue parole, affidate ad un'accorata lettera, piena di commozione che riceviamo e pubblichiamo.

"Il calcio, così come la vita, è un viaggio ed io il mio l'ho vissuto in buona parte, nel Frosinone. Un viaggio bellissimo, affascinante e, per certi versi articolato, complesso. Per questo mi reputo fortunato. Il Frosinone è la squadra di calcio per la quale tifo, sin da bambino: un legame forte, personale, prima ancora che professionale. La Società mi ha sempre sostenuto, anche nei momenti di difficoltà che inevitabilmente si verificano nel mondo del calcio. È qui che ho maturato il mio percorso, ricco di soddisfazioni e di crescita e che, da quivis de populo, mi ha reso il professionista che oggi sono.

Se guardo indietro e riavvolgo il nastro della mia vita, la moviola del mio cuore ripete le immagini dello Scudetto e della Supercoppa italiana con gli Allievi nazionali nel 2011-‘12; i play off centrati ogni anno con le giovanili e quelli del campionato Primavera2 (che solo lo stop della stagione per il Covid ed il cambio di regolamento in corsa nell’ultimo campionato) hanno impedito di raggiungere. Non potrei dimenticare il cammino in Coppa Italia della scorsa stagione durante la quale eliminammo l'Inter agli ottavi di finale.

Ed è ancor più facile ricordare i giocatori lanciati, ogni anno: Ghazoini, Ranelli, Tonetto, Luciani, Vitalucci, Giordani, solo per citarne qualcuno.
Sono avvenimenti ed episodi, questi, che resteranno impressi nei miei più profondi pensieri. Del resto, memoria est thesaurus omnium rerum et custos. Ma, come per ogni viaggio, arriva il momento di fermarsi, di fare un bilancio, di raccogliere i frutti di quel che si è seminato, di fare scelte sostanziali, anche se sofferte. Scelte che arrivano in un momento difficile e perciò, forse, ancora più coraggiose..ma comunque maturate al termine di un biennio (quello con la Primavera), ricco di soddisfazioni sotto ogni profilo per me e per il Club.  È qui che le strade si dividono: la mia punta ad un itinerario di ulteriore crescita che, probabilmente non collima con i programmi della Società. Ed è allora giusto dare spazio a chi verrà. Ciò non scalfisce minimamente la stima e la gratitudine verso chi ha creduto in me, permettendomi di sviluppare esperienze umane e professionali uniche.

Doverosi, quindi, sono i miei ringraziamenti e la mia riconoscenza per tutti i miei compagni di avventura: i vari gruppi di giocatori che ho avuto l'onore ed il piacere di allenare, tutti i collaboratori avuti negli anni, i magazzinieri, lo staff del Frosinone, che mi ha sempre trasmesso calore, apprezzamento e vicinanza. Last but not least,  un caloroso, sincero e sentito mio ringraziamento va al Presidente, dottor Maurizio Stirpe ed al Direttore, Ernesto Salvini, che per 10 anni, ininterrottamente e senza alcuna forma di indugio, hanno creduto in me; al coordinatore Emanuele Fanì che ha supportato sempre tutti noi. Insomma, un grazie a tutta la famiglia del Frosinone, della quale ho avuto il prestigio di far parte e che sento ancora, fortemente mia.

Non è facile voltare questa pagina, né mi piace la retorica: le immagini di questi 10 anni nel Frosinone entrano di diritto ed a pieno titolo nel film più importante della mia vita professionale, ma diventano anche il punto di partenza per scrivere una nuova sceneggiatura personale".