Coraggioso e moderno: così Di Francesco sta plasmando un bel Frosinone

Prime limpide esibizioni di coraggio, emblematiche di un Frosinone sfacciato e profondamente moderno: è il Leone di Eusebio Di Francesco
03.09.2023 09:30 di  Roberto De Luca  Twitter:    vedi letture
Coraggioso e moderno: così Di Francesco sta plasmando un bel Frosinone
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Prime limpide esibizioni di coraggio, emblematiche di un Frosinone sfacciato e profondamente moderno. Perché questo avvio di campionato, inclusa la sfida di ieri con l’Udinese, sta mettendo in mostra i principi che guidano la proposta del Leone targato Eusebio Di Francesco. Situazioni indicative e, sotto certi versi, di respiro europeo. Difesa in parità numerica, occupazione funzionale degli spazi con tutti gli effettivi e finalizzata ad un solo obiettivo: creare i presupposti per la superiorità numerica. Specificità di campo nelle quali diventa lampante l’impronta del tecnico abruzzese, bravo a diffondere con immediatezza il proprio credo calcistico ed a raccoglierne subito i frutti.

IL PERCORSO - La strada per la salvezza, chiaramente, è lunga. Ma, al tempo stesso, le idee e il percorso intrapreso contano più di ogni altro aspetto. In tal senso i ciociari, nel solco di una mentalità ben definita, stanno mettendo in chiaro le cose. Al di là dei 4 punti conseguiti finora nonostante un avvio di fuoco, Mazzitelli e compagni stanno sciorinando un bel calcio. Un calcio organizzato nella ricerca del palleggio da dietro e orientato a portare più uomini possibili nella linea d’attacco per le seconde fasi di gioco. Ed ecco che, poi, i moduli lasciano il tempo che trovano. Al cospetto della formazione friulana allenata da Sottil, il Frosinone ha interpretato vari schieramenti proprio come accaduto contro Atalanta e Napoli. Lo ha fatto con coraggio, creando tanto e subendo soprattutto in transizione su palle perse.

LE IDEE - Una squadra disposta a cambiare di frequente  abito, come osservato ad Udine, con liete evidenze per gli amanti della tattica. La costruzione a tre più due, ad esempio, genera interessanti riflessioni. Marchizza bloccato a presidio della retroguardia con Romagnoli e Monterisi, Mazzitelli e Barrenechea posti in cabina di regia con il resto della truppa proiettato in avanti. E ancora, la posizione di Oyono nella fase di possesso: un terzino destro che, con fare arrembante, staziona abilmente sulla linea degli attaccanti per facilitare l’apertura di spazi tra le linee. Con Gelli e Harroui, poi, qualsiasi logica di esaltazione diventa superflua. Costruiscono, affiancano la punta centrale, accorciano quando necessario. Centrocampisti totali, rivelazioni indiscusse di un collettivo in continua crescita. Aspettando che i nuovi si integrino per fornire il loro prezioso contributo, a cominciare da Soulé che, schierato titolare, ha già dato evidenza delle qualità in lui insite. Si è soltanto all’inizio, ma l’impressione è che stia nascendo davvero un bel Frosinone.