Gli Stati Uniti piegano il nemico Iran e accedono al G16 del calcio. L'Inghilterra doma il Galles: 3-0 e primato nel Gruppo B

29.11.2022 23:30 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
Gli Stati Uniti piegano il nemico Iran e accedono al G16 del calcio. L'Inghilterra doma il Galles: 3-0 e primato nel Gruppo B

Era una delle partite attese con maggiore fibrillazione, in questo Mondiale: l'Iran, terra seminata da una tradizione millenaria e tempio della magia persiana, sfida la potenza egemone del capitalismo occidentale, quegli Stati Uniti che definirono il Paese del Golfo "uno stato canaglia". Non ce l'hanno fatta, i calciatori iraniani, a collocarsi nella sottilissima linea che li avrebbe elevati a eroi nazionali ma al tempo stesso distanti dalla politica esasperatamente antidemocratica del regime degli ayatollah. Gli americani hanno vinto, prima ancora che la partita iniziasse. Perché l'Iran non è sceso in campo: non aveva paura di vincere, ma più che altro timore di giocare. Tra smentite e notizie ufficiose, alla vigilia l'opinione pubblica internazionale era scossa da un annuncio orripilante: se i calciatori persiani non avessero cantato il loro inno (come avevano intenzione di fare, in segno di protesta), sarebbero state perseguitate le rispettive famiglie. I giocatori si sono, dunque, limitati a mormorarlo. Le squadre scendono in campo con maglie emblematiche: gli Stati Uniti vestiti di blu, come i caschi dell'Onu nelle missioni di Peacekeeping; i calciatori iraniani, invece, di bianco, ad indicare la loro purezza rispetto alle scelte governative di un "regime canaglia" di cui loro stessi sono le prime vittime psicologiche. La gara, dominata dagli Usa, si decide al minuto 38: gli atlantici hanno la superiorità numerica lungo la fascia destra e la sfruttano, con un pallone illuminante di McKennie che premia l'inserimento di Weah, il quale crossa al centro per il tap-in vincente di Pulisic, che è sfortunato poiché dopo aver spedito in rete la sfera, si prende una ginocchiata nelle parti basse dal portiere avversario che non riesce a frenare sullo slancio (il numero 10 statunitense prova a resistere fino all'intervallo, ma è costretto ad uscire a inizio ripresa). Reazione sterile da parte dell'Iran, che a fine gara reclama per un calcio di rigore in realtà inesistente: nella disperazione, Taremi si tuffa non appena viene toccato su una spalla. Dopo il triplice fischio, quando è ancora in campo, un giocatore iraniano riceve la notizia della morte di un suo amico d'infanzia, ucciso dalla polizia per le proteste contro il regime. Considerato il contesto, per i persiani la partita è davvero l'ultima cosa che conta. Volano agli ottavi gli Stati Uniti, trascinati dal giovane veterano Adams, autentica diga del centrocampo e abile anche con il pallone tra i piedi. Nello stesso girone, chiude in testa l'Inghilterra: 3-0 al Galles nel derby britannico grazie alle reti di Rashford (doppietta) e Foden. I primi due ottavi di finale saranno Inghilterra-Senegal e Olanda-Stati Uniti.