È tornata la Croazia che miete vittime ai rigori: la prima è il Giappone, che dopo l'1-1 nei 120' sbaglia l'impossibile dal dischetto

05.12.2022 23:00 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
È tornata la Croazia che miete vittime ai rigori: la prima è il Giappone, che dopo l'1-1 nei 120' sbaglia l'impossibile dal dischetto

Il Giappone è crollato sul più bello. Non è bastato alla squadra di Moriyasu aver disputato un girone formidabile, sconfiggendo sia la Spagna che la Germania, per essere considerata a tutti gli effetti la grande sorpresa del Mondiale 2022: il sogno degli asiatici si è interrotto, infatti, agli ottavi di finale. Nel tabellone dei quarti, la Croazia occupa il posto che sulla carta avrebbe dovuto spettare alla Germania: decisivo prima l'inciampo dei tedeschi contro i nipponici, poi il crollo dei samurai ai calci di rigore contro i balcanici, dopo 120 minuti di puro spettacolo e imprevedibilità, con il risultato bloccato sul pareggio. Un gol a testa nei tempi regolamentari. La Croazia mostra fin da subito di essere più forte, ma il Giappone è compatto dietro la linea della palla e riparte in quarta con tanti uomini che attaccano la trequarti avversaria, fra tentativi elementari ma efficaci di triangolazione e spumeggianti dribbling. Il vantaggio asiatico si concretizza al minuto 43, quando il centravanti Maeda esegue un banale ma freddo tap-in nell'area piccola avversaria. Nel secondo tempo gli slavi si rivelano ben determinati nella ricerca dell'1-1. Il Giappone prova a resistere, anche se davanti ai vice-campioni del mondo in carica è facile abbandonarsi anche solo a un'ingenua, ma decisiva, distrazione. Un traversone ben scodellato da Lovren pesca sul secondo palo l'inserimento di Perisic, che sfodera la specialità della casa: un colpo di testa da posizione lontana, ma potente e angolato. Il portiere Gonda non può nulla: è parità. Nel prosieguo di gara, entrambe le squadre si rivelano molto prudenti. Pur dimostrando buone capacità in fase di palleggio, le formazioni si preoccupano se non altro di non subire ulteriori reti. E la partita scivola ai calci di rigore. L'allenatore giapponese Moriyasu raccomanda i suoi calciatori: avete il 50% di possibilità di segnare, perché il portiere avversario si tufferà alla sua destra, oppure alla sua sinistra. La morale della favola è: scegliete un lato e lì appoggiate piano il pallone, senza angolarlo o alzarlo troppo. Una tattica fin troppo prevedibile, a maggior ragione se il tiratore osserva ripetutamente l'angolo da lui scelto prima di calciare. Ed ecco che l'estremo difensore slavo Livakovic para tre tiri dal dischetto: la Croazia vince per tre reti a uno la sfida dagli undici metri e vola ai quarti, rinnovando la tradizione che nel 2018 consentì ai balcanici, in punta di piedi, di presentarsi addirittura in finale dopo aver mietuto vittime ai calci di rigore nella fase ad eliminazione diretta della Coppa del Mondo.