Luca Garritano a Bordocampo serie B: "Abbiamo tanti giocatori di valore. Possiamo creare una mentalità importante"

13.09.2022 09:00 di Francesco Cenci   vedi letture
Luca Garritano a Bordocampo serie B: "Abbiamo tanti giocatori di valore. Possiamo creare una mentalità importante"

Luca, vi state riprendendo dalla sconfitta subita contro il Cittadella?

“Si, tra 5 giorni ci sarà un’altra partita importante, il calcio è bello per questo. Siamo rimasti un po' rammaricati da quanto è successo a Cittadella perché non meritavamo la sconfitta. Se oggi pensiamo che nelle trasferte di Benevento e Cittadella siamo usciti dal campo con 0 punti pur giocando bene, questo fatto appare un po' surreale. Però incassiamo, lavoriamo duramente e cerchiamo di smussare le cose che non sono andate bene sabato scorso. Non dobbiamo avere alibi, ma bisogna lavorare sulle cose che non sono andate bene e cercare di migliorarsi sempre. Questa è una squadra che se migliorerà in fretta potrà dire la sua”.

A Cittadella si è rivisto quello che un po' avevamo osservato lo scorso anno: tante occasioni create ma non si concretizza e poi alla prima disattenzione, come accaduto a Cittadella, si viene puniti. Quanto si deve ancora lavorare su questo aspetto che oltre tecnico - tattico, forse è anche mentale?

“Siamo una squadra giovane e dovremo crescere soprattutto a livello mentale. Possiamo creare una mentalità importante, abbiamo tanti giocatori di valore. Prima riusciremo a creare una mentalità vincente e diventare squadra e di pari passo riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni”.

A Cittadella l’inesperienza (vista la giovane età media di questo gruppo), o magari la foga e il pizzico di lucidità in un determinato frangente possono aver portato ad una sconfitta immeritata. Sei d’accordo?

Si, hai fatto una giustissima analisi. Fondamentalmente nella gara di Cittadella ci è mancato il gol. Non credo che il fatto di avere dei calciatori giovani in campo possa aver influito sul fatto di non segnare. Ci è mancata quella cattiveria e pizzico di fortuna in più. Tutti piccoli dettagli che in questo campionato fanno la differenza. Dovremo crescere sotto questo punto di vista perché fuori casa è difficile costruire 4-5 occasioni da gol come abbiamo fatto noi. Bisogna scaraventare la palla dentro…”

Visti i tuoi trascorsi calcistici, ti senti più calabrese o emiliano? Come inserisci nella tua vita questa esperienza di Frosinone e cosa ti piace di più della città?

“Le mie origini sono calabresi. In Emilia sono stato benissimo, soprattutto in Romagna che è una parte dell’Italia veramente fantastica. Qui a Frosinone mi piace il fatto di poter lavorare bene, di avere tanto seguito da parte dei nostri tifosi allo stadio, di avere una Società solida e con ambizione alle spalle. Penso che tutta la Ciociaria e la provincia debbano andar veramente fieri del Frosinone Calcio e di quello che il Presidente sta facendo per questa Società”.

Pensi di avere qualche rimpianto per non essere rimasto più a lungo in Serie A ed in un calcio che conta?

No, non ho nessun rimpianto. Io sono un ‘eterno romantico’ verso questo sport. Per me è una passione il calcio. Penso che ognuno ha quel che si merita. Io Oggi mi trovo qui a Frosinone, lotto per questi colori e sono orgoglioso di essere arrivato qua e di quanto ho fatto in passato. Per me il Frosinone in questo momento è il top. E vorrei arrivare con questa squadra magari a giocarmi la serie A. Sarebbe bello…”

A Frosinone ti abbiamo visto impiegato in moltissimi ruoli: in quale preferisci giocare?

“Ho avuto una carriera un po' altalenante dal punto di vista tattico. E credo che il fatto di essere impiegato in più di un ruolo a centrocampo, sia un mio punto di forza. Io adoro giocare a pallone e giocare insieme ai miei compagni. Mi piacciono tutti e tre i ruoli che svolgo e mi metto a disposizione. Il ruolo di trequartista che sto ricoprendo in queste partite, mi lascia più margine di movimento e mi piace tanto. Manche l’esterno e la mezzala sono ruoli che non disdegno fare”.

Perché il Frosinone spreca così tante occasioni da gol?

“E’ strano perché in questo inizio di stagione siamo stati cinici e abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo creato. Quando non si segna è sempre difficile fare un’analisi. La cosa più semplice da dire è che non si è avuta la cattiveria giusta e la foga di fare gol, probabilmente è questo il motivo. Però ci alleniamo durante la settimana per migliorare questo aspetto. Bisogna concretizzare le occasioni con una diversa cattiveria agonistica”.

Garritano, mister Grosso dice sempre che non conta il modulo per esprimersi al meglio in campa, ma piuttosto coprire bene gli spazi sia in fase difensiva che in quella offensiva. Ti ritrovi con questa idea?

“Si si, per me questa linea di pensiero è l’ideale, proprio perché esaltano le mie caratteristiche tecniche. E’ verò quello che dice il mister: il calcio oggi è dinamico. L’importante è mantenere collegati i reparti per creare superiorità con la palla ed essere organizzati quando si va a far pressing”.

L’anno scorso nel Frosinone sono ‘esplosi’ Gatti e Zerbin. Se Garritano quest’anno dovesse scommettere un euro, quale dei giovani calciatori presenti in rosa quest’anno potrebbe far carriera secondo te?

Io dico Moro perché mi ha impressionato sin dal ritiro. Ha veramente delle giocate da attaccante vero e spero possa metterle subito a disposizione della squadra quest’anno. Lo sta già facendo, ma le sue sono veramente grandi qualità per come vedo il calcio. Anche Boloca quest’anno è maturato ancor di più: copre molto bene il campo ed ha un’ottima visione di gioco oltre ad un buon piede ed a tantissime altre qualità. Tutto questo fa sì che potrà affermarsi ad alti livelli”.

Perché secondo te non è stato dato un calcio di rigore evidente come quello che c’era su di te a Benevento?

“A Benevento siamo usciti dal campo veramente arrabbiati. Quella partita è stata veramente una beffa. Sinceramente non so dire il perché non sia stato concesso. Sia nella prima occasione c’è il contatto (che è avvenuto nella stessa modalità per cui è stato dato il rigore a loro), che nella seconda occasione: dove c’è un fallo di mano che interrompe un tiro diretto verso la porta”.

Vista l’importante campagna acquisti fatta dal Frosinone quest’anno e la presenza di due squadre importanti, retrocesse dalla A, come Genoa e Cagliari: che ruolo può svolgere in questo campionato la formazione giallazzurra?

“La serie B è un campionato che affronto ormai da 10 anni. Quest’anno il campionato è ancora più livellato. Credo che le vere ambizioni e gli obiettivi si possano misurare a metà campionato. Ad oggi sarebbe controproducente parlare già di obiettivi, quando sono passate appena 5 giornate. Per quella che è la nostra mentalità di squadra è ottimo lavorare e migliorarsi giorno dopo giorno. Bisogna crescere insieme e poi dare tutto il sabato, durante le partite. Se arriveranno i risultati, ci guarderemo negli occhi e si valuterà cosa dovremo fare”.

Quale giocatore del Palermo temi di più in vista di sabato prossimo?

“Il Palermo è una squadra forte. Se devo dire un attaccante che ci potrebbe far male è Brunori”.