L'ANGOLO DEL TIFOSO | Umberto Fabroni: "Calò piacevole sorpresa. Al Frosinone manca furbizia"
Per la rubrica L'angolo del tifoso abbiamo intervistato Umberto Fabroni, residente a Roma da ormai 50 anni, ma grande appassionato del Frosinone fin da bambino perché cresciuto proprio in Ciociaria.
Umberto, il Frosinone di Alvini è partito fortissimo. Dove può arrivare?
"Sì, diciamo che sicuramente meglio dello scorso anno.Io penso che possiamo arrivare tranquillamente ai play off. Anzi mi sto divertendo molto a vedere pressing alto e uno contro uno sugli esterni. Ghedjemis e Kvernadze ci stanno dando una grande mano perché sembrano inarrestabili. Poi la squadra è ancora molto giovane e non riesce a gestire le partite come contro il Sudtirol o l'ultima con il Modena. Avanti 2-0 in entrambe e tutte e due le partite terminate in pareggio. 4 punti persi che ti avrebbero messo in testa alla classifica."
Ha parlato di Modena e Sudtirol. Come si vincono queste partite?
"Si vincono con l'esperienza. Un po' di furbizia in più che ti permette di perdere un po' si tempo qui e un po' lì addormentando la partita. Poi ci vuole anche freddezza perché in entrambe ti sei divorato il terzo gol che avrebbe chiuso anzitempo la partita senza possibilità di appello. Ghedjemis è un po' mancato contro il Modena mentre contro gli altoatesini diciamo che Masciangelo non è al livello di Kvernadze."
Tra i giocatori del Frosinone chi l'ha impressionata?
"Io direi Calò. Non mi aspettavo avesse questo impatto. Penso che sia sempre il migliore in campo. Alza la qualità di tutto il collettivo. Ha un piede educatissimo e tutte le azioni passano per lui. Credo che sia stato un acquisto passato un po' sottotraccia ma che ha sorpreso tutti in positivo. E poi segna e fa assist quindi voto lui. Ci sarebbe anche Koutsoupias che quest'anno sta spingendo ma ho un debole per Calò."
Tra i giovani invece?
"Quest'anno avevo sentito che Stirpe avrebbe aggregato molti giovani della primavera ma non stanno giocando molto. C'è Bracaglia se vogliamo considerarlo giovane che sta diventando l'arma emotiva del Frosinone. Ha una carica che trasmette a tutta la squadra. Poi indubbiamente Ndow e Grosso hanno delle qualità per giocare in questa squadra. Il primo è un mediano che fisicamente fa impressione ma ha anche dei buoni tempi di gioco. Il secondo è rapido e tecnicamente molto bravo, pecca un po' fisicamente. Ma poi questa squadra è tutta giovane."
Ultima domanda, secondo lei l'entusiasmo che ci sta portando questi risultati può condurci alla vittoria del campionato, o tra le prime due, con un allenatore esperto come Alvini?
"Parlare di vittoria mi sembra prematuro ma io credo che possa farcela. Alvini sta facendo un lavoro incredibile perché, essendo giovane, la squadra lo segue alla lettera e lui di calcio se ne intende. Poi anche lui vive molto questo campionato perché è l'anno della sua rinascita dopo Cosenza. Insomma, se le stelle si allineeranno il Leone può farcela. Certo ci sono squadre fortissime in questo campionato come il Monza, il Palermo o il Modena stesso che sta trovando grande continuità, ha il capocannoniere e un buon allenatore. Se il Frosinone sarà più furbo potrà farcela."
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