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-Benevento, il doppio ex Chibsah: «Grosso, lavoro top. Insigne..»

Il doppio ex, attuale centrocampista dello Iōnikos nella massima serie greca, presenta la sfida di domani del “Benito Stirpe”
28.01.2023 10:45 di Roberto De Luca Twitter:    vedi letture
Frosinone-Benevento, il doppio ex Chibsah: «Grosso, lavoro top. Insigne..»
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© foto di Federico Gaetano

Raman Chibsah ha disputato 131 partite totali con le maglie di Frosinone e Benevento. In Ciociaria 75 presenze in due anni e mezzo con 2 reti e 5 assist, nel Sannio 56 gare con 6 gol e un altro assist in quasi due stagioni. Oggi è volto protagonista dello Iōnikos nella massima serie greca, ma il pensiero durante il weekend si proietta sempre verso la sua amata Italia. Indice che scorre sullo smartphone per cercare i risultati delle squadre in cui ha giocato oppure occhi incollati davanti alla tv: e adesso tocca a lui fare le carte a una sfida mai banale.

Chibsah, per lei Frosinone-Benevento è la partita dei ricordi.

«Quanti momenti mi associano ad entrambe le squadre. Parliamo di esperienze bellissime che rimarranno per sempre dentro di me. Sarà un match speciale che guarderò con interesse».

Per chi farà il tifo?

«Non è facile perché non mi sono mai schierato per uno o per l’altro team in cui sono stato. Però questa volta tiferò per il Frosinone perché sta lottando per un obiettivo incredibile come la promozione diretta in Serie A. In caso di vittoria, darebbe l’ennesimo segnale di forza al campionato e alle sue avversarie. E credo che se lo meriterebbe per la stagione che sta facendo. Dalla giornata successiva, ad ogni modo, tornerò a tifare anche per il Benevento affinché raggiunga gli obiettivi prefissati dal club».

Si sarebbe mai aspettato un Frosinone così dominante in campionato?

«Sinceramente no. Anzi, ammetto che ad agosto immaginavo il Benevento lì in alto e il Frosinone in una posizione differente. Ma insisto sul concetto di merito, perché in campo questa formazione è veramente bella da vedere. Contro ogni avversaria ha imposto la sua manovra, portando avanti un calcio propositivo».

Quanto ha inciso in questo la nuova filosofia “green” adottata dalla società?

«Penso che il campo stia parlando più di ogni altra cosa, confermando la bontà di un progetto che parte da una mente lungimirante come quella del presidente Maurizio Stirpe. Hanno lavorato tutti nella maniera giusta, a cominciare dall’area tecnica che ha allestito una rosa giovane col necessario mix di calciatori esperti. Poi, va detto anche che il Frosinone non è partito con l’obiettivo di lottare per la promozione in A. E questo credo che abbia inciso molto perché ha tolto pressioni alla squadra, ma adesso il presente è talmente chiaro che non ci si può più nascondere»

Un giocatore giallazzurro che l’ha colpita particolarmente?

«Me ne piacciono tanti perché vedo ogni partita del Frosinone, anche in differita a volte. Lucioni, mio ex compagno di squadra, lo scelgo per l’esperienza. È il capitano e posso immaginare quanto si stia facendo sentire dentro lo spogliatoio perché è bravissimo, oltreché nel ruolo in campo, anche a compattare il gruppo. Poi, mi piace molto Moro per il modo in cui si muove e l’intelligenza con cui interpreta il ruolo di attaccante centrale».

Prima lo ha accennato implicitamente: è deluso dal rendimento del Benevento?

«Tanto, per l’organico che ha direi proprio di sì. Ma la Serie B è questa, nulla è scontato e nessuno ti regala niente».

Allo “Stirpe” la sfida si giocherà anche in panchina col confronto tra Grosso e Cannavaro. Sposa la loro idea di calcio?

«Premesso che dare giudizi su Cannavaro è più difficile perché è subentrato a stagione in corso in una squadra costruita per ben altri obiettivi, aspetto non di poco conto. Perciò, bisognerebbe attendere per esprimersi. Grosso, invece, mi ha colpito tantissimo. Come dicevo prima, il Frosinone attacca e difende in tanti, occupa bene gli spazi e non concede grandi riferimenti tattici perché sa interpretare più moduli. È una squadra che sa perfettamente cosa fare in campo».

Chi la deciderà?

«Per il momento che sta attraversando, scelgo Insigne. Arriva da tre gol consecutivi, è in forma e poi, essendo un ex, la sentirà in modo particolare. Dico lui».