Brescia fallito, Bisoli: "Calpestati 114 anni, ma la Leonessa non muore mai. Pronto a restare"

In ore drammatiche per il Brescia, con il virtuale fallimento del club dopo la decisione di Massimo Cellino di non saldare le pendenze (3,2 milioni di euro circa) in scadenza quest’oggi a mezzanotte, in casa delle Rondinelle arriva un piccolo spiraglio di luce.

Il capitano e bandiera del club biancoazzurro Dimitri Bisoli ha infatti confidato a chi lo sta contattando di essere pronto a continuare l’avventura con la nuova società che sostituirà quella attuale. “Il Brescia è la mia vita, non mi interessa la categoria, - le parole del centrocampista riportate dal Giornale di Brescia - prendo in considerazione di restare se ci sono le condizioni”. Bisoli, che milita nel Brescia da un decennio e vanta 313 presenze con 34 reti, nella notte avrebbe cercando di far tornare sui suoi passi Cellino pur senza riuscirci.

Il calciatore, utilizzando il profilo Instagram della moglie (visto che lui non ne ha) ha poi mandato un altro messaggio d'amore alla città e alla tifoseria: "In questo momento così doloroso ci tenevo a dimostrare la mia vicinanza a tutto il popolo bresciano, a tutti quelli che hanno fatto sacrifici per seguire il Brescia, a tutti quelli che hanno lavorato con onestà e dedizione per il bene del Brescia.

Oggi sono stati calpestati 114 anni di storia, ma il Brescia non è lui, il Brescia siamo noi ed è per questo che Brescia non morirà mai, anzi sono certo che risorgerà più forte di prima, perché il Brescia è fatto di tanta, tantissima gente che come me ama questi colori, questa città e questa squadra.

Il Brescia siamo e saremo sempre solo noi. La leonessa non muore mai.

Il vostro capitano,
Dimitri Bisoli"