Ben Lhassine Kone a "Calciomercato.com": "Mister Grosso è un allenatore molto esigente, non gli basta neanche il 100%. Il Sogno? Giocare un giorno in Champions League"

Autore di una buonissima prima parte di stagione con la maglia del Frosinone, salvo poi subire alcuni infortuni che lo stanno tenendo fuori a lungo, Ben Lhassine Kone, centrocampista giallazzurro è vicino al rientro, come raccontato da lui stesso in un'intervista rilasciata ai colleghi di Calciomercato.com. L'ivoriano, il cui cartellino è di proprietà del Torino, si racconta a 360°: da mister Grosso, alla sua esperienza in Ciociaria, fino ad arrivare ai sogni futuri. Queste le parole di Kone.
Sugli infortuni e la sua stagione personale: “Ero partito bene, poi ho subito la frattura del quinto metatarso e sono rimasto fuori per tre mesi. Rientro e quando recupero in pieno arriva uno stiramento al polpaccio e devo rifermarmi. Ora sono fuori da un mese, ma sono quasi pronto per tornare a disposizione”.
“Devo ringraziare tutti i tifosi che non mi hanno mai abbandonato, ma anche i compagni, il mister e la dirigenza. In momenti difficili sentire il calore degli altri serve per andare avanti”.
Il Frosinone ed il sogno Serie A: “Speriamo bene, vediamo che succede partita dopo partita. Da inizio stagione stiamo ragionando una gara alla volta, l’allenatore ci ha sempre detto di non pensare a lungo termine”.
Su mister Grosso: “E’ molto esigente, se dai il 100% a lui non basta mai. Devi comunque fare qualcosa di più. Ma è positivo, perché così ci aiuta a tirare fuori il meglio. E’ sempre pronto a chiederti di più. Ora mi chiede di tornare il prima possibile. Nello spogliatoio lo prendiamo in giro quando dice sempre ‘LA partita’, evidenziando l’articolo mentre parla. E lui se la ride. E’ un tipo alla mano”.
Sul suo rientro in campo: “Io sto bene, ma purtroppo bisogna rispettare i tempi dei muscoli altrimenti la situazione peggiora”.
Sui compagni e sullo spogliatoio giallazzurro: Lucioni è il più scherzoso. Se ti sono spariti gli scarpini o trovi i lacci legati puoi stare sicuro che è stato lui. La sua esperienza è fondamentale perché con i suoi consigli e i suoi insegnamenti noi giovani riusciamo ad andare al di là dei nostri limiti”.
Il sogno personale da realizzare un giorno: “Giocare in Champions League”.