Post Gara Frosinone-Genoa 3-2 - Frosinone, Stefano Turati: "Non riesco a realizzare il fatto di aver vinto questo campionato. La svolta? La partita pareggiata a Bari!"

13.05.2023 20:15 di Francesco Cenci   vedi letture
Stefano Turati
Stefano Turati
© foto di Frosinone Calcio

Il Frosinone vince per 3-2 sul Genoa ed esplode la festa allo stadio “Benito Stirpe”. Grazie a questo successo, i giallazzurri si aggiudicano il primato in classifica ed il Trofeo “Nexus” della Serie B KT, sollevato da capitan Fabio Lucioni. Al termine della gara, tanti i protagonisti di questa stagione, fermatisi in Mixed zone. Tra questi c’è il portiere Stefano Turati, mattatore in campo e fuori del gruppo canarino. Queste le parole dell’estremo difensore.

“Sono sincero, in questo momento per quanto sono emozionato non so cosa dire. Ci siamo regalati una gioia talmente grande che adesso è difficile da analizzare e da comprendere. E’ stata una stagione assurda, perché non abbiamo mai avuto un momento di difficoltà. Ogni allenamento, ogni partita è sembrata una festa. Veramente, non saprei come spiegarlo. Abbiamo stravinto questo campionato. Sono veramente troppo felice sinceramente”.

I tifosi chiedono a gran voce che tu possa difendere la porta del Frosinone anche l’anno prossimo…

“Di questo ne sto parlando col mio procuratore, adesso vediamo. Il mio agente si sederà al tavolo con il Sassuolo e poi decideranno. Io qui a Frosinone mi sono trovato molto bene. E’ chiaro che essendo il Sassuolo proprietario del mio cartellino, dovrà vedere la società neroverde quello che vorrà fare con me”.

Hai realizzato di aver vinto questo campionato?

"No no. Dopo la partita facevo le scivolate per festeggiare con i tifosi, cercavo dei miei amici in Curva, ci ho messo alcuni minuti per individuarli. Ma poi, da quel momento sono impazzito di gioia ed ho iniziato a realizzare. Questa piazza, questo gruppo di ragazzi sono indescrivibili. In questo mondo è difficile trovare degli amici, perché ci sono tanti interessi. Ma io posso dire di aver trovato delle persone che, probabilmente, sentirò per tutto il resto della mia vita se non addirittura fin quando giocherò a calcio."

C’è stato un momento del campionato in cui hai detto: ‘Ok, cela possiamo fare dipende solo da noi la promozione e la vittoria di questo campionato?

“Si, ho pensato a questo quando abbiamo pareggiato a Bari. Dopo i tre fischi finali di quella partita ho iniziato a credere al fatto che avremmo potuto realizzare tutto questo. Non all’inizio, perché magari si poteva credere al fatto che mancavano ancora tante partite. Che poi questa è una mentalità tutta italiana: pensare al fatto che avere 9 punti di vantaggio sia come averne soltanto uno.. Da Bari in poi ho iniziato a chiamare ogni giorno i miei amici per dirgli che avevamo 12 punti di vantaggio e mancavano poche gare alla fine.”

Quando stasera tornerai a casa e suonerai la chitarra, quale pezzo suonerai?

“Stasera io non torno a casa (ride n.d.r).  Magari ci ragionereò da domani sera, quando prenderò in mano la chitarra. Ora non è il momento di suonare…”