Il biglietto da visita con cui Alessandro Nesta si presenta in Ciociaria
Un curriculum niente male per quel che riguarda la sua carriera da calciatore, poi le avventure sulle panchine di Miami e Perugia. Alessandro Nesta, nuovo allenatore del Frosinone, spera di migliorarsi e migliorare il livello del club ciociaro, reduce da una stagione che può considerarsi a tutti gli effetti drammatica. L'ultima di Nesta in Umbria, invece, si è svolta sul filo dell'equilibrio: 49 gol fatti, altrettanti subiti. 14 vittorie, altrettante sconfitte. Un rendimento a fasi alterne, ma con la squadra biancorossa che ha sempre esibito un marchio di fabbrica ben preciso: il 4-3-1-2.
Un modulo, quello con il centrocampo a rombo, che vede le compagini del tecnico romano schierarsi sul terreno di gioco creando molta densità in mezzo al campo. Il Perugia, nell'ultimo anno in B, è sempre stata una squadra molto "massiccia", ben coperta, ma allo stesso tempo lunga e con un baricentro alto. Il gioco viene impostato in questo modo: lancio lungo per le due punte (che Nesta vuole con un fisico longilineo e caparbie nei contrasti aerei) con una delle due che va a saltare e l'altra che, insieme al trequartista, va a portarsi nella zona della seconda palla.
Poche volte, nella scorsa stagione, si è visto a Perugia un 4-3-1-2 che coinvolgesse anche i terzini in sovrapposizione oppure le due mezzali aiutare in fase di rifinitura negli ultimi metri: questo, al momento, è il neo più evidente dell'assetto tattico di Alessandro Nesta. Il quale, forte già di un'esperienza in cadetteria, vorrà - come già detto prima - migliorarsi e migliorare il livello del Frosinone.