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, l'era Vivarini: un inizio difficile tra ritardi e feeling mai sbocciato

08.06.2025 10:15 di  Tuttofrosinone Redazione  Twitter:    vedi letture
Frosinone, l'era Vivarini: un inizio difficile tra ritardi e feeling mai sbocciato
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A posteriori, è facile analizzare le scelte e trarre conclusioni, ma la breve avventura di Vincenzo Vivarini sulla panchina del Frosinone sembra essere stata segnata da un errore di valutazione sin dal principio. Quella che avrebbe dovuto essere la rinascita dopo la retrocessione dalla Serie A si è trasformata in un avvio di campionato tormentato, culminato con un cambio di guida tecnica dopo appena nove giornate.

Un matrimonio annunciato tardi

Il primo campanello d'allarme è suonato già la scorsa estate. Il Frosinone ha impiegato l'intero mese di giugno per strappare Vivarini al Catanzaro, con la presentazione del tecnico che è avvenuta a ridosso del ritiro estivo. Questo ritardo ha avuto un impatto significativo sulla programmazione del mercato. La costruzione della rosa, infatti, è partita tardissimo, e il risultato è stata una squadra che, una volta scesa in campo, non sembrava avere l'abito tattico adatto alle idee di Vivarini.

Un feeling mai scoccato

Vivarini è un allenatore stimato, che ama proporre un calcio propositivo e ben organizzato. Tuttavia, il feeling con l'ambiente e con la squadra del Frosinone non è mai scoccato. Probabilmente, per il post-retrocessione dalla massima serie, la società avrebbe avuto bisogno di un tecnico con un carattere più forte e una personalità più marcata, in grado di riportare entusiasmo e fiducia in un ambiente scosso. Le qualità di Vivarini, seppur indiscusse, non sono riuscite a penetrare e a creare quella scintilla necessaria per riaccendere la passione e la determinazione.

Tra mercato, infortuni ed episodi sfortunati

Oltre alle difficoltà di ambientamento e alla compatibilità tattica, anche altri fattori hanno contribuito al rendimento deludente. Il mercato tardivo, con acquisti che forse non si integravano perfettamente nel progetto tecnico, ha sicuramente pesato. A questo si sono aggiunti numerosi infortuni, che hanno limitato le scelte a disposizione del tecnico, e una serie di episodi sfortunati che non hanno certo aiutato a invertire la tendenza.

Il bilancio finale parla chiaro: appena 6 punti in 9 gare, un rendimento troppo esiguo per una squadra che puntava a un pronto riscatto. L'esonero di Vivarini, seppur doloroso, è apparso come una scelta quasi obbligata per cercare di dare una scossa a una stagione che rischiava di prendere una piega inaspettata. Nonostante l'esonero, Vivarini ha ancora un altro anno di contratto con il Frosinone, un aspetto che il club giallazzurro dovrà gestire nei prossimi mesi.