Villa Gordiani, l’idolo Messi col Frosinone nel destino: la storia di Condello

Il bambino dal viso sorridente ha lo sguardo rivolto sempre sulla palla. Occhi sicuri e concentrati, disinvolto nel muovere in maniera rapida gambe e piedi. I passi sono fluidi, l’abilità fisica c’è e, soprattutto, i gesti sono naturali. Tant’è vero che quei coni gialli da allenamento posti sul rettangolo verde vengono oltrepassati con semplicità. Simone Condello, ala offensiva classe 2004 della Primavera del Frosinone, la sua impronta per alimentare lo sviluppo di una brillante carriera l’ha piazzata subito. E adesso ne sta raccogliendo i meritati risultati a suon di prestazioni super. L’ultima, in ordine temporale, sciorinata ieri nel sontuoso tris inflitto in quel di Ferentino al Milan e contraddistinta da una devastante doppietta. Una piccola rivincita, considerando il recente passato a tinte rossonere vissuto proprio durante la scorsa stagione prima dell’approdo all’ombra del Campanile su intuizione della dirigenza giallazzurra. Ma questa è un’altra storia.
LE ORIGINI - Perché il percorso di crescita del giovane Simone germoglia in uno scenario d’altri tempi che profuma di romanticismo e passione. E comprendere il vissuto di un ragazzo, aiuta certamente a capire le dinamiche del presente. Siamo nel parco di Villa Gordiani a Roma, immersi tra verde e resti monumentali dell’età imperiale. All’interno, però, c’è spazio anche per il sorgere di un campo da calcio in terra. Sprazzi di contemporaneità, pronti a farsi largo nella storia. Ed è qui che tutto prende inizio, come accade nelle favole più incantevoli, sotto la supervisione di una società che dalle parti della Capitale ha fatto davvero storia. Le allusioni conducono alla remota Antel, realtà che riporta alla luce ricordi indelebili nella memoria dell’attuale attaccante del Leone. Come la figura del compianto presidente, Guglielmo Belmonte, volto iconico e rievocativo di anni bellissimi. Quelli della vera palestra che hanno preceduto i momenti di protagonismo noti ai più.
LA CRESCITA - Formatosi ammirando le gesta di Lionel Messi, suo idolo indiscusso, il cammino del 18enne romano si è sempre orientato sui binari del miglioramento. Voglioso e determinato per inclinazione, come dimostrato successivamente alla Nuova Tor Tre Teste a furia di gol siglati e assist pennellati. Prove da incorniciare che attirano le attenzioni di alcune big, tra cui la Juventus che nel 2018 decide di piazzare l’affondo decisivo portandolo a Vinovo. In bianconero rimane per tre stagioni, caratterizzate come al solito da marcature e servizi al bacio per i compagni. Il 5 agosto 2021, però, arriva l’ufficialità del trasferimento a titolo temporaneo al Milan: tra le fila dell’Under 18 del Diavolo, tenendo conto delle gare totali disputate tra campionato e torneo di Viareggio, il bottino personale parla di 7 firme e 1 assist. A fine stagione torna alla Juventus, poi esattamente 360 giorni dopo l’ultima operazione di mercato che lo aveva visto protagonista, ecco che si concretizza il passaggio al neo-promosso Frosinone.
UMILTÀ - Con i ciociari è amore a prima vista, facilitato anche dal gioco propositivo e moderno sviluppato dal tecnico, Giorgio Gorgone. Carattere impeccabile e umile, Condello studia nel Capoluogo ciociaro (frequenta il Liceo Scientifico Francesco Severi, Indirizzo Sportivo) e tra qualche mese dovrebbe prendere la maturità. Segnale del mondo interiore in lui insito, seguendo le orme di una famiglia sempre presente, e della consapevolezza di quanto sia importante essere performanti non solo in campo ma anche al di fuori, a partire dalla formazione scolastica. Di sicuro, vederlo all’opera sul rettangolo verde è fonte di soddisfazione per il club presieduto da Maurizio Stirpe: forte nell’uno contro uno, incisivo negli ultimi metri sia nel suggerire che nel finalizzare, ottima percezione degli spazi. Insomma, qualità di rilievo confermate dai numeri: 8 gol e 3 assist finora forniti. Tra l’altro, 4 di queste 8 reti (due doppiette) le ha rifilate proprio a Juventus e Milan, le sue ex squadre. Severo giustiziere che non vuole porsi limiti per continuare a volare il più in alto possibile insieme al suo Frosinone.