Stirpe a TJ: "Juve senza punti deboli, nessuna vergogna di esser definiti 'Frosinentus'. Soulè ha bisogno di rimanere qui. Huijsen? Perchè no..."

22.12.2023 12:30 di  Tuttofrosinone Redazione  Twitter:    vedi letture
Fonte: TuttoJuve.com
Stirpe a TJ: "Juve senza punti deboli, nessuna vergogna di esser definiti 'Frosinentus'. Soulè ha bisogno di rimanere qui. Huijsen? Perchè no..."
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il numero uno del Frosinone prossimo avversario di giornata della Juventus nel lunch match di domani, Maurizio Stirpe, per parlare approfonditamente del match e non solo:

Quali sono le vostre sensazioni per il match di domani?

"Le sensazioni sono quelle di sempre nel momento in cui si incontra una grande squadra come la Juventus. Sarà una grande emozione, c'è un grande coinvolgimento della città e dei tifosi, non soltanto di quelli che tifano per i bianconeri. La nostra è un'area abbastanza vasta, per cui troveremo persone che arriveranno da località molto differenti e che saranno accomunate dal gusto di vedere da vicino una bella partita. L'atmosfera è quella di un evento sportivo importante che si verifica ogni qualvolta arriva la Signora".

Come nel 2016 e nel 2018, che però non sono circostanze fortunate da ricordare.

"E' vero, però quest'anno sto notando una partecipazione emotiva maggiore a quest'evento. Sto vedendo una pressione mediatica importante su questa partita, speriamo che tutto possa andare bene e che i tifosi si divertano. Mi auguro uno spettacolo altamente godibile".

Anche se Halloween è passato da un pezzo, c'è voglia di scherzetto come in occasione dell'1-1 del settembre del 2015 che consentì di conquistare il primo storico punto in Serie A?

"C'è voglia di disputare una grande partita, con la consapevolezza di mettere in difficoltà la Juventus. Il pareggio dello 'Stadium' del 2015 fu più che altro un caso, perché la partita venne dominata in lungo e in largo dalla Juve. I nostri avversari non riuscirono in molte circostanze ad arrotondare il punteggio un po' per bravura nostra e un po' per qualche errore sottomisura, c'erano gli estremi per arrivare a fine partita con un punteggio più largo. Invece nel calcio, che conosciamo bene, succedono delle cose difficili da spiegare, come in occasione di quella sera. Fu meglio così per noi".

Tra le cose difficili da spiegare immagino ci sia il 4-0 rifilato al Napoli in Coppa Italia. Se ne avessimo parlato soltanto una settimana fa, forse mi avrebbe chiesto dove fosse nascosta la telecamera di Scherzi a Parte.

"Sì, c'è anche questo risultato. Il calcio è così, imprevedibile, al contrario del Napoli ci è andato tutto bene. Il pendolo della bilancia è stato dalla nostra parte, ma sono eccezioni. Noi viviamo di questo: a volte riusciamo a portare a casa il risultato, in altre circostanze siamo andati incontro a delle sconfitte facilmente evitabili. Esempi? I match con Cagliari e Lecce, due partite in cui non siamo stati sufficentemente accorti per evitare il risultato sfavorevole. Il Frosinone è una neopromossa, si affida molto ai giovani che possono sbagliare. A loro deve esser concessa questa opportunità, perché a mio parere non dobbiamo mai fare un dramma di queste situazioni".

La Juventus è l'avversaria più difficile per il vostro modo di giocare?

"Noi sappiamo giocare esattamente in un modo, anche quando gli avversari ce lo lasciano fare. Non rinunceremo ad esser propositivi, poi bisognerà vedere la Juve cosa ti concederà. La loro difesa è molto accorta, lo dicono i numeri e le prestazioni viste sul campo. Hanno una fisicità importante. Noi dovremo esser bravi a fare la partita della vita, perché sarà una partita che nella normalità delle cose è destinata ad andare in una certa direzione. Ma il bello del calcio è l'imprevedibilità, oltre alla qualità che metteremo sul terreno di gioco. Vedremo cosa saremo in grado di fare".

Non c'è paura di un effetto sbornia per la partita con la Juve? La squadra, come già ampiamente detto, arriva da un risultato inaspettato e piuttosto robante.

"Non penso, perché i ragazzi possiedono già un buon livello di maturità e non si lasceranno condizionare dal 4-0. Non si erano nemmeno troppo abbattuti dopo il 2-1 subito a Lecce, quindi intravedo un ottimo equilibrio di squadra. Riusciranno a gestire bene le emozioni, di questo sono convinto. Non mi aspetto una paralisi emotiva in presenza dell'avversario, il Frosinone scenderà in campo con la stessa determinazione di sempre. Poi il risultato dipende sempre da una combinazione di fattori, quel che posso aggiungere è che non siamo capaci di speculare. Non ci snatureremo".

La Juventus è capace di giocare in più modi, al contrario del Frosinone. Che cosa vi spaventa di più dei bianconeri?

"E' la squadra nel suo complesso che spaventa, non ha punti deboli in nessuna zona di campo. Bisognerà superarsi per competere alla pari con calciatori di questo genere. La Juve è in serie positiva da oltre dieci giornate, a me sembra stia iniziando ad assumere quella fisionomia e continuità che in passato le ha consentito di ottenere dei risultati importanti. Sta recuperando quella dimensione. Sulla carta e anche sul campo commetteranno meno errori di noi, dovremo esser bravi a non sbagliare troppo. Perché il rischio di essere severamente puniti esiste eccome. Sono curioso di capire quale sarà l'impatto del Frosinone nel match di sabato all'ora di pranzo".

Quanto aiuterà avere in rosa dei giocatori come Soulè, Kaio Jorge e Barrenechea che già conoscono l'avversario?

"Aiuterà, sì, ma dovranno far bene tutti coloro che scenderanno in campo. Non siamo a questo livello di dettagli. Per sperare di portare a casa un risultato positivo, la nostra prestazione dovrà essere ottima dal 1' al 90' recupero compreso".

I tre ragazzi in prestito dalla Juve resteranno fino al termine della stagione?

"Sì, lo spero proprio. Si parla insistentemente di un ritorno anticipato di Soulé alla Juve, ma al momento non c'è stata comunicazione dei bianconeri di richiedere il rientro del calciatore a gennaio. Spero possa rimanere fino alla fine, in modo da completare il suo percorso di valorizzazione che abbiamo condiviso con la Juventus. Ha bisogno di restare qui. Se mi posso permettere, anche perché i dirigenti bianconeri non hanno bisogno dei miei suggerimenti, Soulè me lo terrei tutta la vita. Così come Barrenechea e Kaio Jorge, perché sono in possesso di qualità all'altezza di questo top club".

Sull'olandese Dean Huijsen, che vi hanno accostato con forza negli ultimi giorni, che cosa può dirci?

"E' una domanda che va fatta al responsabile dell'area tecnica Guido Angelozzi, poiché lui è in possesso dei contatti operativi con i manager della Juve. All'interno del club non mi occupo di questo, faccio tutt'altro. Non mi sembra, poi, che si sia concretizzato qualcosa che si possa toccare con mano. Vedremo, perché no".

In una recente intervista a Tuttosport, ha affermato di voler altri tesori dalla Juventus. Ci può spiegare meglio questa affermazione?

"Ho risposto, ad una loro domanda specifica, di voler prendere tutti i loro giovani poiché sono molto bravi. La nostra filosofia è questa, la Juve poi ha una grande cantera. Se dovessimo intensificare questo tipo di rapporto con la Juventus, non potremo che esser soddisfatti. E' un desiderio per il futuro, ovvero quello di sviluppare sempre di più questo rapporto di integrazione fondato sulla valorizzazione di giocatori".

Non ha paura che questo possa aumentare delle critiche nei vostri confronti? C'è qualcuno che vi definisce Frosinentus o una seconda squadra bianconera, proprio per i grandi rapporti esistenti tra di voi.

"Nessuna paura, il nostro progetto si basa su tre pilastri fondamentali: il gruppo dei nostri calciatori è in possesso di una certa esperienza nella categoria di appartenenza limitatamente al campionato che affrontiamo, i giovani di nostra proprietà che sono stati acquisiti mediante il grande lavoro dello scouting e quelli che arrivano dai grandi club come la Juventus, ma anche Bayern Monaco e Real Madrid. Sarebbe un'accusa ingenerosa, o quanto meno avanzata da qualcuno che non conosce bene la nostra realtà. La Juve ci sta dando fiducia, evidentemente siamo stati capaci di esser credibili e non ho niente di cui vergognarmi. Possono dire che siamo la seconda, la terza o la quarta squadra, per noi non sarà mai un disonore".

Già prima, per spezzare una lancia in suo favore, c'era stata l'operazione Gatti chiusa nel gennaio 2022.

"Esatto, va detto anche questo. Sono da vent'anni nel calcio e negli ultimi due o tre siamo riusciti a stabilire un rapporto di collaborazione che sta dando degli ottimi risultati sia al Frosinone che alla Juventus. E fin quando i due club continueranno ad ottenerne, perché non continuare a farlo? Noi abbiamo acquisito una credibilità grazie al lavoro dei nostri manager e dei nostri allenatori, il cui operato serve a club come Juve, Bayern e Real Madrid".