La pancia del tifoso: se moriremo saremo giovani e bellissimi

Il primo big match della stagione se lo porta a casa Fabio Grosso, con il merito di aver schierato un Frosinone plasmato alla perfezione per il Palermo.
19.09.2022 10:15 di  Matteo Paniccia   vedi letture
La pancia del tifoso: se moriremo saremo giovani e bellissimi

Il primo bilancio della stagione - obbligato dalla sosta delle nazionali - sorride a Fabio Grosso: terzo posto in classifica con dodici punti raccolti in quattro vittorie e due sconfitte. Si vince in casa (tre vittorie senza subire gol) e si perde in trasferta. Da questa semplice analisi è chiaro su cosa lavorerà il Mister durante la sosta, ma il match di sabato contro il Palermo ha lasciato altri segnali molto incoraggianti.

Sabato dopo sabato

Il Palermo del gruppo City Football Group Ltd, è una squadra ostica da affrontare. Non date retta alla classifica, che mai come ora può essere bugiarda: la squadra di Eugenio Corini (al quattordicesimo posto con "appena" sette punti) ha alternato finora momenti di buon calcio a dei pessimi black-out, ma come ricordato ieri dal tecnico nella conferenza stampa al termine del match, si tratta di una squadra che deve ancora trovare la propria identità, partita in ritardo rispetto a molte altre, e piena di nuovi volti, alcuni alla prima esperienza in Serie B. Per questo motivo la vittoria del Frosinone pesa molto più di quanto sembri: i canarini non hanno offerto un calcio spumeggiante e la gara ha deluso certamente le aspettative (alzi la mano chi si aspettava l'Over 2,5), ma la ricerca spasmodica del bel gioco, spesso non paga poi molto; Lucioni è stato bravissimo ad annullare Brunori, uno dei migliori attaccanti del campionato, Konè e Boloca non hanno permesso a Stulac di verticalizzare e Moro è stato perfetto sotto porta, sfruttando l'occasione giusta per sbloccare un match rimasto in realtà bloccato anche dopo il vantaggio dei padroni di casa.

Questa squadra, rifondata, smantellata o ristrutturata - a voi la scelta - è partita sottotraccia, senza proclami di sorta (chiedere al Genoa di Blessin), anzi mantenendo aspettative al di sotto delle possibilità, come la salvezza tranquilla, e sabato dopo sabato sta costruendo un campionato di buon livello. Se è vero che una squadra giovane spesso pecca in esperienza in alcuni momenti - come nel finale contro il Cittadella -, ci sono anche dei vantaggi. In un campionato senza certezze come quello di Serie B, dove nessun risultato è scontato, affrontare ogni gara senza alcun tipo di pressione, spesso può rivelarsi determinante. E sabato dopo sabato questa squadra può costruire un campionato da protagonista. E se la promozione, sogno proibito di tutto l'ambiente non sarà centrata, ce ne faremo una ragione. Perchè se moriremo, saremo comunque giovani e bellissimi.

Vecchi rancori

La partita di sabato ha inoltre dimostrato che i vecchi rancori tra le due tifoserie non sono ancora sedati. E dopo il lancio di palloncini da parte del settore ospiti, molto probabilmente non lo saranno ancora per un po'.