, sarà una salvezza conquistata col triplice cambio in panchina

La salvezza del Frosinone in Serie B, ormai questione di pura formalità, chiude una stagione complessa ma alla fine positiva. Un traguardo raggiunto grazie a una progressione di rendimento che ha visto la squadra trasformarsi, complice anche il cambio di guida tecnica per ben tre volte.
L'inizio difficile con Vivarini
La stagione era partita con Vincenzo Vivarini in panchina, ma i risultati non sono stati all'altezza delle aspettative. Nelle prime nove giornate, il Frosinone ha racimolato solamente 6 punti, un avvio che ha subito acceso il campanello d'allarme e spinto la dirigenza a prendere i primi provvedimenti.
La svolta con Greco
Al posto di Vivarini è arrivato Leandro Greco, che ha impresso una prima svolta. Sotto la sua gestione, i canarini hanno iniziato a macinare punti, collezionandone 17 in 17 gare. Un miglioramento significativo che ha permesso alla squadra di rimanere agganciato al treno salvezza. Greco al suo arrivo aveva trovato una situazione drammatica che ha saputo pian piano sistemare.
La spinta finale di Bianco
Il vero e proprio slancio verso la salvezza è arrivato però con l'ultima, decisiva, scelta tecnica: l'ingaggio di Paolo Bianco e le scelte sul mercato di gennaio. Il tecnico ha saputo dare alla squadra la scossa definitiva, portando a casa ben 20 punti in sole 12 partite. Un ruolino di marcia importante che ha portato la formazione giallazzurra alla conquista del playout, non disputato per la vicenda legata al Brescia
La salvezza del Frosinone è quindi il frutto di un percorso travagliato ma che ha dimostrato le difficoltà nel calarsi nel campionato cadetto dopo la stagione in serie A. Tanti errori sono stati commessi, ma si è saputo anche reagire e sistemare le cose.