Conferenza stampa - Di Francesco: "Squadra determinata a far bene. Attaccante? Ho già scelto"
Alla vigilia di Frosinone-Lazio, delicata sfida in programma sabato alle ore 20:45, ha parlato presso la sala stampa dello stadio Benito Stirpe di Frosinone il tecnico dei canarini Eusebio Di Francesco. Di seguito le sue parole:
14:31 inizia la conferenza. Giocherà la difesa a tre domani? Aspetto psicologico più importante di quello tecnico-tattico?
"Concetto di cattiveria agonistica ne parliamo spesso, c'è chi lo acquisisce e chi già lo ha dentro. Io credo che per giocare a certi livelli l'ambizione e la cattiveria a prescindere dal proprio carattere deve essere intrinseca in ogni atleta. Vorrei dare più certezze che incertezze alla squadra e cambiare il meno possibile in questo momento. Abbiamo i terzini a disposizione, oggi si è allenato anche Valeri. Si può cambiare qualcosa nelle uscite ma cambieremo il meno possibile"
Come arriva il Frosinone a questa sfida? Pressione eccessiva?
"Credo che la pressione ci sia da entrambe le parti per situazioni differenti. Le gare sono sempre meno e quindi anche i punti da raccogliere sono sempre più importanti. Abbiamo una classifica sorprendente in negativo in quello che è stato il percorso. Dire che manca solo la parte agonistica e non quella mentale sarebbe sbagliato. L'approccio alla gara sarà fondamentale"
In questo momento la Curva vi chiede di credere in un obiettivo e di trasmettere fiducia. Recepite questo messaggio?
"Già dal partire del presupposto che viene a mancare la fiducia dispiace. Sono dieci partite importanti, inutile guardare indietro. Questo squadra ha bisogno di fiducia, manca a noi guadagnarcela. Siamo padroni del nostro destino, solo noi possiamo decidere . Oggi sono venuti i ragazzi della curva a fare una chiacchierata positiva e costruttiva lanciando un messaggio positivo"
Che Lazio si aspetta?
"Devo dire che non è la prima gara che ci capita in questa direzione con un avversario che dopo aver sbagliato ci affrontano con voglia di rivalsa. Ritrovano dei calciatori squalificati, squadra da prendere con le molle perchè hanno giocatori che possono decidere la gara in ogni momento. Non credo che cambieranno molto rispetto a prima, davanti troveranno una squadra determinata a fare risultato"
Sente vicina la società?
"Io sono qua per il Frosinone e non per discorso personale, se pensassi a me stesso non sarei qui a fare l'allenatore in generale. Sono felice dei tifosi e di quello che fa la società. Ho le orecchie tappate e lavoro per un obiettivo comune"
Come si spiega i 12 cambi allenatore in Italia rispetto ai 2 in Premier?
"Se gli esoneri dessero una certezza di un risultato finale sicuro tutti si farebbero da parte. Io ho sempre pensato che in generale qualcosa potesse cambiare ma ancora non è cosi. Non mi spiego questo, ma do il massimo per far bene"
Kaio Jorge, Cheddira e Cuni come stanno?
"Scelta già fatta su chi giocherà, si sono allenati tutti bene"
La sua filosofia resta quella del gioco per raggiungere la salvezza?
"Non voglio salvarmi attraverso il gioco, voglio salvarmi e basta. Ognuno ha una sua identità e un suo pensiero. Io mi metto da parte totalmente per l'obiettivo perchè l'importante è il noi. Siamo stati apprezzati da tutti per il gioco, ora dobbiamo mostrare qualcosa di diverso perchè è importante portare a casa i risultati. Sorrido perché spesso si parla di risultato quando tu hai diverse opportunità e sbagli magari un rigore al 90’ o 3-4 gol durante la partita. E improntiamo i nostri discorsi sul fatto che abbiamo perso qualcosa. Io credo che la squadra abbia aumentato la gestione della palla ed abbassato il livello dei risultati. E allora torniamo a fare meno gestione della palla. La domanda che mi fa è italiana e l’analisi si ferma là, questa è l’Italia. La forza è vedere oltre, come i calciatori dovrebbero guardare oltre il primo avversario che superano. Il salto di livello sta tutto là"
Mister si è già fatto una possibile tabella di marcia fino al termine della stagione?
"Credo che la partita più importante sia questa e basta poi ci sarà la sosta. Stiamo pensando tante cose, anche di andare un po' fuori per ricompattare e ritrovare l'armonia che quando manca il risultato si pensa che manchi"
Non c'è la pressione dell'ambiente. Quanto è importante?
"Non mi interessa la pressione della piazza, io c'è l'ho già la pressione da quando sono arrivato. Non ho le orecchie tappate ma non leggo e non ho social. Io da quando sono arrivato ho la pressione addosso perchè vivo di questo, è questione di rispetto per me"