Alatri, il mito Buffon, Frosinone e il sogno Nazionale: la storia di Palmisani

“La stellina di Alatri”. In città lo chiamano così. Quando chiedi di lui, tutti rispondono con tono convinto: “Questo ragazzo ha talento, farà strada”. Lorenzo Palmisani, portiere classe 2004 della Primavera del Frosinone, il suo orizzonte lo sta delineando alla grande. Col tricolore nel destino: prima, ad inizio dicembre, la convocazione per lo stage di Coverciano riservato agli estremi difensori. Ora la chiamata per la gara amichevole Under 19 che l’Italia dovrà disputare il prossimo 18 gennaio a Torremolinos in Spagna contro i pari età della nazionale iberica.
LA STORIA - Una soddisfazione meritata e rincorsa a suon di sudore. Del resto, i sacrifici sono stati tanti. A partire dagli esordi: quando era piccolo Lorenzo non era appassionato solo di calcio. Gli piaceva anche il nuoto, poi però ha preso la strada del pallone. E ha cominciato sui campi del Mole Bisleti, formazione locale con cui ha dato il via alla propria carriera. Con una sorprendente collocazione tattica, visto che faceva il centrocampista. Posizionato lì nel mezzo a dettare i tempi, smistando palla ed entrando sempre nel vivo del gioco. Poi, la svolta che non ti aspetti. Un mix tra casualità e futuro già segnato per volere divino: il portiere titolare si fa male durante una partita e Palmisani, senza pensarci troppo, si direziona tra i pali per sostituirlo. È l’inizio di una fantastica storia d’amore con un ruolo tanto affascinante quanto difficile.
L’IDOLO BUFFON E CRESCITA COSTANTE - Cresciuto ammirando le gesta di Gianluigi Buffon, suo idolo indiscusso, il cammino del giovane alatrense si interseca ben presto con quello del Frosinone. I giallazzurri, infatti, con lo zampino di Luigi Lunghi e dei suoi collaboratori dell'Accademia, lo notano nel 2013 e decidono di tesserarlo all’istante con la sicurezza di chi sa che sta compiendo la scelta giusta. Da allora, di anni ne son passati quasi 10. Nel mezzo, tanti step di crescita vissuti con le formazioni del Leone e mille emozioni da raccontare. Inclusa, forse, quella più grande che porta indietro con i ricordi alla passata stagione ed alla storica cavalcata che ha condotto i ragazzi di mister Giorgio Gorgone nella massima serie del campionato Primavera dove adesso stanno battagliando con coraggio e idee. Un sogno divenuto realtà grazie al lavoro incredibile portato avanti dalla società presieduta da Maurizio Stirpe e dal direttore sportivo nonché responsabile del settore giovanile, Alessandro Frara.
UMILTÀ - Carattere impeccabile e umile, Lorenzo studia a Frosinone (frequenta il quinto anno di Ragioneria) e proprio tra qualche mese dovrebbe prendere la maturità. Segnale indicativo del mondo interiore in lui insito e della consapevolezza di quanto sia importante essere performanti non solo in campo ma anche al di fuori, a partire dalla formazione. Di certo, vederlo all’opera è un piacere per gli occhi: reattivo tra i pali e bravo nelle uscite, le origini da centrocampista gli hanno lasciato in eredità dei piedi educati. Questo, spesso, gli permette di partecipare alla costruzione dal basso. Doti che non sono sfuggite neanche agli occhi del selezionatore U19, Alberto Bollini, e pure di Fabio Grosso che lo ha fatto entrare in orbita prima squadra. Seguito da due anni da Maurizio Tonicchi dell’Academy del gruppo Pastorello, Palmisani non vuole porsi limiti. Per continuare a volare il più in alto possibile.