Il superamento del "falso nueve": Spagna e Germania faticano, poi un gol a testa da parte dei centravanti subentrati

27.11.2022 23:40 di Andrea Pontone Twitter:    vedi letture
Il superamento del "falso nueve": Spagna e Germania faticano, poi un gol a testa da parte dei centravanti subentrati

Luis Enrique sa benissimo che i problemi della vita sono altri: è il giorno del compleanno di sua figlia, prematuramente scomparsa, e Spagna-Germania è l'occasione ideale per cercare di distrarsi. Per lui non è soltanto una passione calcistica, ma anche un lavoro: ha il peso della storia sulle sue spalle, in quanto c.t. degli iberici, e sapendo che le ultime due apparizioni al Mondiale sono state piuttosto fiacche per le Furie Rosse è consapevole della voglia di riscatto da parte dei tifosi spagnoli che negli ultimi anni hanno seguito il calcio con grande partecipazione, senza subire la flessione di interesse che ha invece interessato altri Paesi europei (come ad esempio l'Italia) dopo la pandemia. Entrambe le squadre in campo hanno il dilemma centravanti da risolvere: la Germania pensa di non avere un bomber di razza all'altezza del contesto e dunque schiera la seconda Muller come vertice alto, mentre Morata per la Spagna rappresenta il "piano B" - come si è visto nella sfida d'esordio al Costa Rica - pertanto Asensio parte dal primo minuto nel ruolo di falso nueve. L'incarico che ha il numero 10 iberico è quello di aprire gli spazi agli esterni d'attacco: ne beneficia Fernan Torres, che però si divora tre occasioni da rete colossali e infatti, giustamente, ad inizio ripresa viene sostituito proprio da Morata, con Asensio che scala a destra nella sua naturale posizione di ala. La Spagna è padrona del campo e sorprende l'organizzazione della squadra di Luis Enrique anche in fase difensiva, con calciatori molto tecnici che si sacrificano nel "non possesso". La strategia è quella di assediare il portatore di palla avversario, con tanti uomini nella zona della sfera, affinché il rivale si senta assediato e non abbia il tempo di respirare. Un fraseggio lento, macchinoso e privo di idee da parte dei tedeschi facilita gli spagnoli nell'esecuzione del loro spartito di gara. Unico neo da risolvere per gli iberici è l'eccesso di fiducia in fase di costruzione dal basso, con molteplici errori che rischiano di costare caro. Ma la Germania, non avendo un centravanti puro, non riesce a giovare dei regali avversari. Con l'ingresso di Morata, la partita cambia: al numero 7 basta un pallone sporco in area di rigore per deviare in maniera vincente con il collo destro verso la porta. Neuer è letteralmente trafitto, da un tiro ben preciso e molto potente: 1-0 Spagna, con i teutonici che rischiano l'eliminazione. Il c.t. Flick si gioca la carta della disperazione: Niclas Fullkrug, riciclato all'ultimo nella lista dei convocati, ha disputato una convincente prima parte di stagione con il Werder Brema. Ha 29 anni, è un vecchio volpone del calcio tedesco e indossa la maglia numero 9. Dall'opinione pubblica è considerato da una parte un'opportunità, dall'altra un profilo che stride con l'impostazione generale che Flick ha dato alla squadra negli ultimi mesi. Ma avendo fallito la sua strategia principale, l'ex allenatore del Bayern ricorre saggiamente al piano sostitutivo: Fullkrug non delude le attese e segna un gol pesantissimo, che tiene in vita la Germania e arresta a quota 4 punti la Spagna. Da centravanti puro, Fullkrug sradica letteralmente il pallone dai piedi di un suo compagno piazzato male (Musiala) e in due rapidissimi tocchi gonfia la rete con una conclusione potente e precisa. Al diavolo il "falso nueve": Spagna-Germania termina sul risultato di 1-1 grazie al peso dei rispettivi centravanti. L'opzione di partire con un vero numero 9 non sarà più un "piano B", ma addirittura potrebbe essere la chiave di volta per un percorso più efficace in questa Coppa del Mondo, ed è un discorso che vale per entrambe le squadre.