TOP E FLOP – Marino fallisce, la squadra affonda. Nello scempio del ‘Matusa’ c’è un solo volto positivo…

Una sconfitta che fa male, più delle altre. Per la sconfitta amara, per il risultato beffardo, ancor più derisorio se confrontato all’andamento del match: in 9 contro 11, il Carpi fa 1-0 allo scadere e sbanca al ‘Comunale’ accedendo in finale. Il Frosinone, eliminato dai playoff, sprofonda in un oceano di punti interrogativi. Marino si dimette, la squadra esce tra i fischi della Curva Nord che per l’ultima volta nella storia riempie il ‘Matusa’.

Senza troppi giri di parole, nella dolorosa serata giallazzurra c’è un solo vero “Top” e un solo vero “Flop”…

TOP:

La Curva Nord: i tifosi. Sì, proprio loro: quelli sempre presenti, dal primo all’ultimo attimo di questa stagione. Che hanno seguito la squadra ovunque, in ogni piazza d’Italia, per tutto il campionato. Quelli che, alla 44esima uscita stagionale del Frosinone, sono ancora lì: ad incitare la squadra, ad amareggiarsi per la sconfitta finale e a cercare di ripartire. “C’ero, ci sono e ci sarò”. Aldilà della manifestazione, a prescindere da tutto. Da incorniciare lo spettacolo offerto dalla tifoseria del Leone, unica nel mondo del calcio italiano.

FLOP:

Pasquale Marino: è sopattutto la sua sconfitta. Tante le scelte sbagliate: per quel che riguarda la singola partita, l’assetto super-offensivo dei suoi uomini con Soddimo e Paganini dall’inizio lascia a desiderare. La gestione dell’incontro non è positiva, il finale è il più amaro possibile. Quanto al percorso stagionale del suo Frosinone, beh: i canarini dopo la vittoria di Ferrara si ritrovavano con un rigore a porta vuota da calciare. Un calcio di rigore che è stato sbagliato. Ripartire dai playoff non è stato facile, e i risultati si sono visti: dimissioni inequivocabili. La fine di un ciclo.