Martini ad "ABMovie": "Le due settimane di sosta hanno permesso a mister DiFra di lavorare tanto sotto l'aspetto mentale del collettivo"

Ospite della trasmissione "ABMovie", andata in onda ieri sera su Extra Tv, il direttore di TuttoFrosinone.com Stefano Martini, fa il punto in casa Frosinone
06.04.2024 08:00 di  Francesco Cenci   vedi letture
Stefano Martini, giornalista
Stefano Martini, giornalista
© foto di Francesco Cenci

Il Bologna, il Napoli, il Torino e la Salernitana: il mese di aprile che agonisticamente comincerà domani alle ore 12:30 contro i felsinei, rischia di essere già decisivo nella corsa salvezza dei giallazzurri di mister Eusebio Di Francesco, attesi da quattro match molto delicati (di cui due in casa e altrettanti lontano dalle mura amiche). Sfide che saranno assolutamente da non fallire. Per cominciare la volata finale ci sarà la gara contro gli emiliani allenati da Thiago Motta, che si trovano al quarto posto della classifica, a soli 2 punti di distanza dalla Juventus terza. Il Bologna è vicino ad una tanto clamorosa, quanto meritata, qualificazione alla prossima Champions League.  Per i canarini dunque, Orsolini e compagni saranno degli avversari difficilissimi da affrontare. Gli ospiti di turno però, in questo campionato hanno lasciato qualcosa per strada, soprattutto nelle partite giocate fuori dal Dall'Ara, (guardasi alle sconfitte col Cagliari e l'Udinese). 

Ospite della trasmissione "ABMovie", andata in onda ieri sera su Extra Tv, il direttore di TuttoFrosinone.com Stefano Martini, fa il punto di quella che è la situazione in casa giallazzurra, in vista dell'importantissima sfida dello "Stirpe", in programma tra poco più di 24 ore contro i rossoblù:

Nella partita pareggiata dal Frosinone a Genova è pesato di più il cambiamneto di modulo o il variare l'atteggiamento e l'attenzione da parte dei giallazzurri?

"Possiamo dire che il cambiamento di modulo sicuramente ha dato maggiore equilibrio al Frosinone nell'assetto complessivo della squadra e nei movimenti. Secondo me però, le due settimane che ci sono state di sosta, hanno permesso a mister Di Francesco di lavorare tanto sotto l'aspetto mentale del collettivo. Dal punto di vista mentale serviva un cambiamento e un togliersi un po' di dosso le continue sconfitte che arrivavano sistematicamente in trasferta, e ultimamente anche in casa. Quindi, secondo me, dal punto di vista psicologico, il tecnico canarino ha svolto un gran lavoro. E' chiaro poi che gli accorgimenti tattici gli hanno permesso di riportare a casa un punto da Genova. Anche se, complessivamente, nell'economia della gara, quella di "Marassi" è stata anche  un'occasione persa. Se questa gara fosse arrivata in un momento in cui il Frosinone aveva un morale più alto, secondo me i ciociari avrebbero vinto, perchè ci sarebbe stata una spensieratezza differente. Ad un certo punto della gara invece, si è visto quanto i giallazzurri fossero frenati nel non pensare a prendere gol, perché era meglio portare a casa un punto piuttosto che l'ennesima sconfitta. Spero ora che questo pareggio sblocchi la squadra dal punto di vista della testa per il proseguo della stagione. Ora si affronterà il Bologna, poi Napoli e Torino: insomma ci sarà anche una doppia trasferta nella quale il Frosinone si dovrà portare dietro la solidità del 3-4-2-1 o 4-3-3 e mantenere la spregiudicatezza e spensieratezza che contraddistingue questa formazione. Altrimenti poi fuori non si vince. E soprattutto perchè poi alla fine i 'regali' arrivano sempre (ride,n.d.r.)".

Sulla situazione infortuni di Lirola e Brescianini: "Per Pol Lirola dovrebbe trattarsi di un semplice affaticamento. Infatti  il terzino giallazzurro è tornato ad allenarsi parzialmente in gruppo. Per domenica penso che l'ex Marsiglia e Sassuolo tra le altre, possa essere recuperato quantomeno per la panchina. Ci sarà però il rientro di Kevin Bonifazi e magari chissà, un classico gol dell'ex in questa occasione non ci starebbe male, (ride, n.d.r.). Per quanto riguarda Marco Brescianini invece, ci sono notizie un pò meno confortanti. Nell'allenamento di giovedi che era aperto al pubblico era in Tribuna ed aveva svolto un lavoro personalizzato in mattinata a Ferentino. Anche oggi (ieri,ndr) l'ex Cosenza non si è allenato con il gruppo. Si sospettava un affaticamento, però credo che si tratti più di un problema muscolare. Non c'è però ancora un responso ufficiale. Penso che, quasi sicuramente Brescianini non dovrebbe farcela a recuperare per la gara contro il Bologna. Speriamo che si tratti di un problema che non duri troppo a lungo perchè, se da un lato Abdou Harroui sta recuperando dal suo infortunio, dall'altro ci sarebbe quest'altro problema".

Sul mancato utilizzo in questo momento nella rosa del Frosinone di Garritano: "A me dispiace sinceramente che in questo periodo non venga utilizzato, perche aldilà del fatto che è uno dei calciatori che si trova ormai in Ciociaria da diversi anni e che ha dato tanto a questa squadra, c'è da dire che mister Di Francesco stesso ad inizio stagione lo elogiò, affermando che è un calciatore che si è subito messo a disposizione e che ogni qualvolta gli ha dato fiducia ha risposto presente. Ricordiamo che è un giocatore che offre una certa duttilità e che lo stesso allenatore canarino ha impiegato in diversi ruoli. Il fatto che negli ultimi mesi sia stato praticamente messo ai margini, perchè di fatto non si è più visto, mi dispiace. Giustamente però non vedendo mai gli allenamenti e non avendo i dati di questi ultimi, penso che la sua esclusione sia dovuta soltanto ad una questione fisica e tecnica e non perchè ci siano altri tipi di problemi. Mi auguro però che in questo finale di stagione, anche in funzione delle assenze dei vari Gelli, Brescianini e non sapendo quando Abdou Harroui tornerà a pieno regime, Garritano possa essere un'opzione, così come Jaime Baez. E' vero che Ibrahimovic ha offerto tanto al Frosinone in un primo momento della stagione, però ora è tanto tempo che lui dà poco o niente a livello di contributo per la squadra".

Stefano, tu hai avuto modo di vedere quanto erano cariche le batterie della squadra prima dell'allenamento di giovedi scorso, al quale ha assistito anche il pubblico. Poi hai osservato il dopo: la grande spinta data dai moltissimi tifosi giallazzurri presenti allo stadio ha contribuito, secondo te, dal punto di vista mentale, motivazionale e di calore?

"Credo di sì. Anche se fondamentalmente l'apporto della piazza di Frosinone ed il calore dato dagli stessi tifosi ai giocatori, anche quando girano per la città, lo si è sempre avvertito. Basti guardare i social, se si va a scorrere sul profilo di qualsiasi calciatore della rosa, si nota come ci siano sempre commenti positivi. da questo punto di vista credo quindi, che la squadra abbia sempre sentito l'apporto della tifoseria. E' chiaro però che avvertire questo calore ed entusiasmo, proprio alla vigilia di una partita così importante come lo è quella contro il Bologna, sicuramente darà quella spinta in più. Ricordo un episodio simile, quando gli stessi supporters canarini andarono sotto l'hotel del ritiro per incoraggiare i propri beniamini. Sicuramente tutto questo dà quell'energia e quella carica in più, in vista di un finale di stagione che certamente sarà impegnativo, al di là di come potranno andare le cose".

La vedi plausibile l'ipotesi di giocare con una difesa a tre nelle partite fuori casa ed a due in quelle casalinghe?

"Credo che il fuoriclasse di questo Frosinone sia proprio mister Eusebio Di Francesco. Se c'è quindi una persona che potrà condurre alla salvezza questa squadra è proprio lui. Se guardiamo l'intera rosa, nessuno vanta il curriculum del tecnico giallazzurro in quanto ad esperienza. Di sicuro, se si va a vedere indietro, il Frosinone nel corso della stagione aveva già giocato a 3 dietro, anche prima che ciò accadesse nella partita di Genova. Questo avvenne sia per mancanza dei terzini o perchè si voleva provare ad arginare l'avversario di turno. Però i canarini lo avevano già adottato questo sistema, ed era andata più o meno bene. Quindi, a prescindere da questo, io credo che si tratti di una questione di atteggiamento complessivo di squadra e, soprattutto di caratteristiche di giocatori messi in campo. Con Lirola in campo non è propriamente una consueta difesa a 3, ma è una situazione tattica abbastanza particolare perchè poi lo stesso Lirola si sgancia e va a calciare in porta spesso. Al di là del modulo quindi, tutto dipende dagli interpreti che vanno in campo. Sicuramente giocare con una difesa a 3 fuori casa ed a 2 in casa, potrebbe dare un maggiore equilibrio quando si è magari con il pubblico contro. La spinta dei terzini nelle gare in casa invece, con una difesa a 2, potrebbe portare a dei vantaggi maggiori. Anche perchè,  e questo lo dicono un pò tutti, il pubblico allo "Stirpe" fa la differenza".