TOP E FLOP - Gori stecca, Citro spreca. Maiello, sciocchezza colossale

15.04.2018 09:00 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
TOP E FLOP - Gori stecca, Citro spreca. Maiello, sciocchezza colossale
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il Frosinone non va oltre l'1-1 in casa contro lo Spezia, tra il malcontento generale del pubblico del 'Benito Stirpe': i canarini salgono a quota 59 punti e persistono in seconda posizione ad ex aequo con il Palermo.

Andiamo alla scoperta dei volti positivi e negativi del match, analizzando i "Top" e "Flop" della gara...

TOP:

Federico Dionisi: non brilla, ma segna. E già questo è importante, viste le difficoltà offensive evidenziate dai giallazzurri nelle ultime gare: glaciale dal dischetto, spiazza Manfredini ed esulta sotto la Curva Nord dedicando il gol al suo ex compagno di squadra Morosini, a sei anni esatti dalla sua scomparsa. Vista l'assenza di Daniel Ciofani, sarà lui a dover prendersi carico del Frosinone in questo finale di stagione. E la strada è quella giusta.

FLOP:

Nicola Citro: se ne mangia tre. Non una, non due: tre, le palle-gol gettate al vento. Sarebbe bastato finalizzarne anche soltanto una per firmare la vittoria. Grossolana la chance sprecata al 19' della ripresa, quando davanti a una porta praticamente vuota spara la palla alta in direzione Fiuggi. Si divora in vantaggio anche due minuti prima e cinque giri di lancette dopo. Alquanto rivedibile, dunque, il suo contributo in fase realizzativa, nonostante l'apporto in fase di contenimento non venga mai a mancare. Ma da lui servono i gol, e le occasioni ce le ha avute.

Gori-Maiello: il primo delude, il secondo entra e cancella il vantaggio con un'ingenuità pazzesca. L'ex Napoli atterra gratuitamente Pessina in area ed induce l'arbitro Minelli a fischiare rigore: 1-1 e due punti persi. Anche il Cobra non rende al meglio: sarà che in cabina di regia si sente come un pesce fuor d'acqua, ma neanche prova ad adattarsi. Siamo abituati a vederlo recuperare una quantità industriale di palloni: stavolta ne perde molti, mettendo in atto una prestazione che stona con il suo curriculum.

Mauro Vigorito: nell'arco di sessanta secondi sfiora un autogol che sarebbe potuto costar caro, regala un corner agli ospiti sugli sviluppi del quale la squadra di Gallo colpisce una traversa, esce a vuoto un'altra volta (in maniera totalmente gratuita) ed atterra Crivello, costringendolo all'utilizzo del turbante per tamponare una ferita impressionante. Giornata sottotono, e il pensiero non può che andare all'ormai dimenticato Bardi.