Intervista TF - Alessandro Sticozzi (Tmw Radio): "Giudizio sulla stagione del Frosinone finora negativo perchè..."

12.03.2024 17:30 di  Francesco Cenci   vedi letture
Alessandro Sticozzi, TMW Radio
Alessandro Sticozzi, TMW Radio

ll Frosinone non è più artefice del proprio destino. I giallazzurri infatti con la sconfitta contro il Sassuolo a Reggio Emilia e le rispettive vittorie di Cagliari, Udinese e Verona si ritrovano ora al terzultimo posto in classifica. I giallazzurri hanno infatti sprecato tutto il vantaggio accumulato nel tempo sulle inseguitrici e ora si troverà a dover rincorrere con la consapevolezza che oltre a dover fare risultato bisognerà guardare i risultati delle altre.

Situazione di classifica che fino a qualche settimana fa sembrava tranquilla e che invece ora si è complicata, nonostante con 30 punti ancora in palio resta ancora tutto aperto e nulla è perduto. Non se la passa meglio il prossimo avversario dei canarini, la Lazio. L'ormai ex allenatore biancoceleste Maurizio Sarri ha infatti pochissimi minuti fa rassegnato le proprie dimissioni da tecnico laziale. Per capire che aria si respira nel club capitolino, abbiamo appena intercettato il collega e giornalista di TMW Radio Alessandro Sticozzi.

Allora Alessandro, 5 sconfitte tra campionato e Champions League, subite dalla Lazio nelle ultime uscite. A fine gara contro l'Udinese ieri, sono partiti anche alcuni cori di contestazione verso la società. È proprio di questi minuti poi, la notizia delle dimissioni di Maurizio Sarri. Puoi raccontarci che clima si respira in casa biancoceleste?

"Il clima che si è respirato ieri sera allo stadio "Olimpico" di Roma, nella gara persa per 1-2 contro l'Udinese era pesantissimo. Il tifo laziale, per delle noie riferite alla trasferta di Monaco di Baviera, dove gli ultras della Lazio non si sono sentiti spalleggiati dalla società quando hanno avuto problemi con la polizia tedesca in Germania, ha deciso di mettere il muto per tutto il primo tempo. Per questo motivo, si respirava un'aria pesante. Il pubblico sembrava una pentola a pressione pronta ad esplodere. Tensione che si è poi alimentata se vogliamo nel post gara, quando dopo una lunga attesa in sala conferenze all'arrivo di Martuscello, in tanti hanno pensato che fosse arrivato il momento per le dimissioni di Sarri o comunque ad un esonero da parte della società di Claudio Lotito nei confronti del tecnico toscano. Dimissioni che invece si sono poi concretizzate oggi".

L'anno scorso, più o meno con gli stessi effettivi, tolto Milinkovic Savic, la squadra di Sarri è stata in grado di arrivare seconda. In questo campionato invece per nono posto e zona Europa ben lontana. Ti sei dato una spiegazione di questa involuzione tecnico-tattica?

"Zona Europa ben lontana e nono posto attuale per la Lazio. Sinceramente è difficile darsi una spiegazione di questa involuzione tecnico-tattica. Tolto Milinkovic-Savic a questa Lazio, i biancocelesti hanno certamente perso molto. Savic era infatti quel tipo giocatore in grado di coprire anche qualche lacuna di giocatori molto bravi, ma non così continui nel proprio livello massimale. Il serbo quindi era, come lo sono tutti i calciatori dal tasso qualitativo superiore in qualsiasi squadra, un grande alleviatore di difetti altrui ed un esaltatore dei pregi dei suoi ex compagni di squadra. Tolto questo aspetto, l'involuzione tecnico-tattica è stata data , e con le dimissioni di Sarri ne abbiamo avuto la risposta definitiva, dal fatto che molti giocatori seguivano a metà il proprio ex allenatore. A questo, si aggiunge il fatto che altri giocatori che hanno già dato il meglio nella propria carriera hanno imboccato il viale del tramonto. E' evidente ormai a tutti che Immobile ormai abbia diminuito la qualità delle sue prestazioni e non soltanto il rendimento sotto porta. Stesso discorso fatto per Immobile, vale secondo me anche per Luis Alberto, che è stato molto poco continuo quest'anno. Felipe Anderson, quest'ultimo pare voglia dare quello che di meglio gli è rimasto da offrire altrove e Romagnoli. Il centrale difensivo fu il grande simbolo della retroguardia laziale, che la passata stagione fece anche gridare al 'convochiamolo in nazionale..', quest'anno invece non ha e non sta giocando ai suoi livelli".

Sabato prossimo si disputerà una gara vitale per il Frosinone, ai fini della corsa per la salvezza. I ciociari hanno un assoluto bisogno di fare punti per tentare di uscire dai bassi fondi della classifica, che partita ti aspetti?

"Mi aspetto una partita brutta, complicata, fallosa. Non sarà una tipica partita casalinga del Frosinone, che tante volte ha disputato in questa stagione. Dico questo, perchè vedendo da un pò più lontano la squadra giallazzurra, si percepisce che ultimamente l'aria sia diventata anche lì un pò più pesante rispetto all'inizio del campionato. Già contro il Sassuolo, dovendo i ciociari giocare un tipo di partita emergenziale, contro un altra squadra in difficoltà, si è visto che da adesso in poi dovranno tirare fuori delle altre caratteristiche rispetto a quelle mostrate in avvio di stagione. I giallazzurri sono ora infatti piombati pienamente nei fanghi della zona retrocessione. Mi aspetto dunque che quella di sabato sera allo "Stirpe" sia una gara brutta e cattiva".

Qual è il tuo giudizio sul Frosinone di questo campionato?

"Se me lo aveste chiesto un mesetto fa, forse avrei detto parzialmente positivo. Ma in realtà il mio giudizio sulla stagione svolta fin qui dal Frosinone è negativo. Dico che è negativo, proprio perchè per come era partita la squadra di Di Francesco, con tutti quei punti che era riuscita a mettere in cascina soprattutto nelle gare casalinghe e nel girone di andata, la gestione successiva dei tempi di gioco tecnici nelle partite e delle energie sia da parte dell'allenatore, che dei giocatori è stata per me sbagliata. A questo si aggiunge l'enorme numero dei gol subiti dal Frosinone, che è incredibilmente alto in una Serie A che invece non dimostra valori offensivi così elevati. Giudizio non positivo, perchè le premesse tecniche per avere una squadra propositiva, ma comunque solida c'erano tutte. I giallazzurri propositivi lo sono stati, ma da qualche settimana a questa parte la squadre appare esserlo anche meno. Ora mi sembra la tipica squadra che, perse varie certezze lungo il percorso, a un certo punto si incarta e non si rialza più. Naturalmente, spero che non sia così per gli uomini di Di Francesco".

L'Inter è ormai avviata verso la conquista dello scudetto. Incandescente invece è la lotta in zona Europa e in quella retrocessione. Quali squadre vedi meglio per un piazzamento nelle coppe e, soprattutto, per la permanenza nella prossima Serie A?

"Credo che per la permanenza nella prossima Serie A abbia fatto un grandissimo passo avanti l'Udinese, che continua a vincere delle partite in maniera completamente inaspettata. L'Empoli lo vedo messo bene perchè secondo me ha l'allenatore più bravo tra tutte le squadre che si trovano ora in fondo alla classifica per gestire il problema della lotta salvezza. Anche il Cagliari lo vedo bene, perchè c'è il fattore stima nei confronti di Claudio Ranieri, che ad un certo punto della stagione riesce sempre a far succedere qualcosa di imprevisto e quindi potrebbe far salvare il Cagliari. Non vedo messo benissimo il Frosinone, mentre il Sassuolo è messo secondo me molto male. Devo ancora riuscire a decifrare bene invece il Verona: una squadra che ha cambiato una marea di giocatori, aspetto che potrebbe aver dato a tutto l'ambiente nuova linfa ed enfasi. L'aver cambiato l'allenatore a Lecce non puramente per un motivo tecnico tattico, ma solo per un aspetto disciplinare, potrebbe scombussolare qualcosa che è già molto in disordine per conto suo. Per quanto riguarda invece la zona europea, si giocheranno secondo me un posto nella prossima Champions League Roma e Bologna, ed anche l'Atalanta se i bergamaschi non andranno troppo avanti nell'attuale Europa League. Altrimenti Gasperini potrebbe puntare ad arrivare fino in fondo e provare a vincere la seconda massima competizione europea per club".

Per concludere: puoi farci un quadro di quale sarà la situazione indisponibili e squalificati in casa laziale, in vista della partita dello "Stirpe". E già possibile poi ipotizzare un undici di partenza per la squadra biancoceleste?

"Per quanto riguarda la probabile formazione della Lazio in vista della sfida di sabato a Frosinone, è un pò complicato darla, visto che il club laziale deve ancora annunciare il suo nuovo allenatore dopo le dimissioni di Sarri. Sicuramente saranno indisponibili per il match dello "Stirpe" Guendouzi (perchè deve scontare la seconda giornata di squalifica per via dell'espulsione patita in Lazio-Milan), Provedel che si è fatto male alla caviglia e bisognerà vedere se rientrerà per metà Aprile o se ha addirittura terminato anzitempo la sua stagione. Sicuri assenti saranno anche Patric e Rovella, quest'ultimo non ha ancora recuperato dalla pubalgia. L'ormai ex tecnico biancoceleste Maurizio Sarri si fidava più di Mandas che di Luigi Sepe, quindi in porta dovrebbe giocare il greco. Proviamo ad ipotizzare una difesa a 4 con Lazzari, Gila, Romagnoli e uno tra Marusic ed Hijsai, il serbo è favorito sull'albanese perchè ieri non ha giocato per via del turno di squalifica scontato contro i friulani, A centrocampo giocherà ancora Cataldi in mezzo, affiancato probabilmente da Vecino e Luis Alberto, c'è anche qualche possibile chance anche se remota, che possa giocare il giapponese Kamada.In attacco dovrebbe partire dal primo minuto Isaksen, perchè Felipe Anderson è uscito tra i fischi del pubblico dell'Olimpico nella gara persa ieri ed anche per scelta tecnica, mentre sulla sinistra ci sarà Mattia Zaccagni con Ciro Immobile che sarà il centravanti".