CONFERENZA STAMPA - Mirko Gori: "Andremo a Milano per fare il colpo, lotteremo fino alla fine. Sogno di diventare il capitano del Frosinone"

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27.04.2016 13:53 di  Stefano Pantano   vedi letture
Fonte: Stefano Pantano dalla sala stampa dello stadio "Matusa"
CONFERENZA STAMPA - Mirko Gori: "Andremo a Milano per fare il colpo, lotteremo fino alla fine. Sogno di diventare il capitano del Frosinone"
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© foto di Federico Gaetano

Mirko Gori è intervenuto poco fa in conferenza stampa per fare il punto sul momento del Frosinone, reduce dalla sconfitta pesante con il Palermo e atteso ora dalla difficile sfida in casa del Milan. Ecco le dichiarazioni del centrocampista giallazzurro raccolte dalla redazione di TuttoFrosinone.com:

"Il mio futuro? Ovviamente sappiamo che forse per qualcuno di noi può finire un ciclo, potrebbe essere l’allenatore o alcuni giocatori. Ci sono ancora tre partite in cui vogliamo dimostrare che quello che abbiamo fatto per questa squadra è qualcosa di importante. Non siamo arrivati qui per caso, affronteremo queste tre partite con attenzione per non sminuire quanto fatto finora. Ci teniamo a fare bene in primis perché ancora ci stiamo giocando la salvezza e poi perché vogliamo dare un valore importante a quanto fatto. Per il mio futuro manca un po’ di tempo alla fine del campionato, a fine stagione vedremo con la società. Ho ancora tre anni di contratto, fino al 2019. Clima nello spogliatoio? Ovviamente nessuno di noi aveva provato delle sensazioni simili, anche chi era retrocesso da altre parti perché non aveva mai ricevuto un abbraccio così caloroso da parte dei tifosi. Sappiamo che in qualsiasi momento del campionato i tifosi ci sono stati accanto e quel “grazie ragazzi” va ricambiato. Siamo noi i primi a dover dire grazie a loro, se abbiamo tenuta accesa la fiamma fino alla fine è anche grazie a loro. Ieri quando ci siamo ritrovati abbiamo parlato di questo, abbiamo rivissuto le immagini di domenica. Ripeto, però, noi ci crediamo ancora. Domenica giochiamo contro una squadra che è in difficoltà, poi in casa. Dobbiamo sperare anche negli altri risultati. Spero che ci sia un altro “grazie ragazzi” anche tra qualche settimana. Milan? Se noi riusciamo a fare un colpo a Milano e la Juve batte il Carpi, c’è ancora speranza. Altrimenti non ce ne saranno più. Parlerà il campo. Rimpianti? Purtroppo ne abbiamo. Sappiamo che qualche punto per strada lo abbiamo buttato. Quello che ci rammarica molto è che non si sono bilanciati magari dei torti arbitrali o dei pali-traverse, speravo che alla fine questo potesse invertirsi. Non è stato così, invece per gli altri lo è stato anche grazie a qualche aiutino. Nell’ultimo periodo non ci è stato concesso di giocare una partita. Partita con più rimpianti? Forse il ritorno con l’Inter, così come quelle in casa con Genoa e Chievo. 5-6 punti li abbiamo buttati un po’ così. Dove è mancato il Frosinone? Qualcosa è mancato anche da parte nostra, altrimenti eravamo già salvi. Nel calcio contano i dati anche, le statistiche, i nostri numeri non sono da squadra che poteva giocarsela fino alla fine, però possiamo giocarcela ancora fino alla fine. Ci sono stati due mesi, da dicembre a febbraio, in cui abbiamo perso la nostra identità e in cui abbiamo raccolto pochissimo. Forse sono quei due mesi che hanno pesato tantissimo sulla nostra stagione, prendendo tanti gol. Poi abbiamo capito che potevamo giocarcela senza subire troppo dall’avversario. Potevamo dare qualcosa in più, raccogliere 1-2 punti in più adesso che si tirano le somme era importante. Non siamo stati bravi a gestire quei due mesi, ci siamo un attimo smarriti. Coperta corta? Non posso commentare questa cosa. Ci troviamo difronte a persone che sanno fare calcio, che non lasciano nulla al caso e che sanno dare un’organizzazione a questa squadra e si è visto nel corso degli anni. Secondo me le alternative le abbiamo e le avevamo, se poi si è deciso di puntare solo degli uomini è solo perché in quel momento quegli uomini potevano dare qualcosa in più. Ringraziamenti a Stellone e la società? Posso solo dire grazie perché il mio è stato un percorso un po’ strano. Pensavo addirittura di smettere di giocare a calcio, poi all’improvviso ho trovato le persone giuste al momento giusto. Ho fatto tutto questo con un pizzico di incoscienza, vivendo queste partite con lo spirito di un bambino. Devo dire grazie, spero che non finisca qui questa storia. Sono veramente legato a questa squadra. Il mio sogno è diventare capitano di questa squadra e spero un giorno di riuscirci. Quando tornai dall’esperienza in Primavera con il Parma, mi ritrovai nel campionato Berretti e persi un po’ di fiducia. Non avevo più le condizioni di prima, però poi con l’impegno sono andato avanti. Non è sempre detto che uno debba prendere la via più facile, sono felice così. La sconfitta con il Carpi? Ha inciso tantissimo, più per loro nel morale che per noi. Loro da quella partita hanno iniziato a crederci ancora di più. Vincere alla fine uno scontro diretto dà ancora più carica. Il Carpi è una squadra che mi piace e, al di là degli aiutini che stanno ricevendo, è una squadra che ci rispecchia parecchio. Gomitata da Bianco? Sì, presi una gomitata da Bianco dopo 30 secondi di gioco".