TOP E FLOP - Valzania decisivo, Ciofani sempre sul pezzo. Stecca Ciano, Paganini ingenuo

Il Frosinone perde per 2-1 contro l'Empoli nel match clou della lotta salvezza, scivolando dunque a -8 dal quartultimo posto occupato dai toscani. Adesso la situazione in classifica è critica per i giallazzurri.

Andiamo alla scoperta dei volti positivi e negativi dell'incontro del 'Castellani', analizzando i "Top" e "Flop" della gara.

TOP:

Luca Valzania: entra al termine dell'intervallo, rilevando un Cassata non particolarmente ispirato. Il giocatore, giunto in Ciociaria in prestito dall'Atalanta, si presenta in campo subito con una buona personalità. Bravo a sfruttare il rimpallo che lo porta al gol (messo a segno con la porta semivuota), in generale è da lodare la sua versatilità in mezzo al campo. Ci prova anche nel finale: utile il suo contributo.

Daniel Ciofani: trionfa in tutti i duelli aerei, è bravissimo a fare da sponda per i compagni e non molla mai di un centimetro. L'ingresso a metà ripresa di Trotta gli consente di avere un punto di riferimento in più in avanti, difatti inizia a rischiare un po' di più: splendida la serpentina nell'azione che porta al gol di Valzania. L'ultimo ad arrendersi, un vero capitano.

FLOP:

Camillo Ciano: in una parola, opaco. Nei primi 45' è sempre fuori tempo, non accompagna l'azione e non attacca la seconda palla sulla spizzata di Ciofani. In più di qualche occasione manca l'impatto con il pallone in circostanze banali e spesso finisce per commettere errori molto semplici (tra cui diversi lanci lunghi mal calibrati). Ha una buona opportunità su punizione dai 20 metri, ma la spreca calciando sulla barriera. Bocciato.

Luca Paganini: nel complesso una buona prova, macchiata però dai due errori commessi in occasione delle reti siglate dall'Empoli. Si rivela più che ingenuo nello sgambettare Farias in area al 19': l'attaccante aveva già lo spazio chiuso da Salamon ed era dunque inutile stenderlo. Conseguenza: calcio di rigore e trasformazione di Caputo. L'azione che porta al raddoppio firmato Pajac nasce da un suo errore in chiusura. Cerca di riscattarsi nel finale con buone iniziative palla al piede, ma non incide.