Moreno Longo e Max Allegri, due tecnici (in proporzione) molto simili

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Le premesse son d'obbligo: Massimiliano Allegri ha allenato in due finali di Champions League e Moreno Longo esordisce quest'anno da allenatore in Serie A. Ma i due tecnici, al confronto, appaiono (con le dovutissime proporzioni) molto simili a livello di filosofia calcistica. "Il bel gioco? Ditemi voi cos'è: a me interessa vincere", disse tempo fa l'attuale allenatore dei bianconeri.

Una frecciatina a Maurizio Sarri? Può darsi. Ma anche un credo in cui l'allenatore dei ciociari si riconosce a piene misure: l'anno scorso in Serie B i ciociari non hanno di certo stupito come l'Empoli di Aurelio Andreazzoli, ma d'altro canto sono riusciti comunque a trovare - al termine di un percorso tormentato - la tanto attesa promozione. "Buttiamo la palla in avanti, qualcosa accadrà": così ragiona Allegri, che può permettersi un pacchetto offensivo tra i migliori al mondo. Il Frosinone si affida invece a Ciano, Ciofani, Campbell, Pinamonti e Ardaiz. E infatti nella vetrina della Serie A il Leone sta faticando forse anche per questo.

Max Allegri risulta senz'altro il tecnico perfetto per quella che la Juventus identifica come una vera e propria esigenza: la vittoria. "L'unica cosa che conta", il mantra che si ripete in una storia che ha visto la Vecchia Signora trionfare quasi sempre in Italia ma poi rimediare sconce figure nel palcoscenico internazionale. A partire dalle sette finali di Champions perse: un po' troppo, per un club che risulta il peggiore in Europa a livello di proporzione tra titoli nazionali e vittorie in terra straniera. Una storia che, proprio quest'anno, la truppa juventina vorrà a tutti i costi cambiare.