Mondoprimavera, il focus sul giovane Errico del Frosinone

14.12.2018 14:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Fonte: mondoprimavera.com/Onorio Ferraro
Mondoprimavera, il focus sul giovane Errico del Frosinone

Tanto calcio e tanta musica. Queste le due più grandi passioni di Andrea Errico, interessante giocatore del Frosinone classe ‘99, che ha deciso di prendersi la scena in questa stagione. Uno dei primi bambini nati nella notte di Capodanno di diciannove anni fa. Relax con gli amici e tanta corsa in questo Campionato Primavera 2B dove si sta riscoprendo trequartista col vizio del gol dopo l’ottimo inizio di stagione con la maglia dei ciociari. Errico, di cuore laziale, inizia la sua giovanissima carriera nelle giovanili della Roma senza sentirne la pressione per poi passare alla Lodigiani e infine al Savio Calcio, prima di approdare al Benito Stirpe e diventare la punta di diamante del settore giovanile gialloblù. Il campo sì, ma anche la musica – di qualsiasi genere – mentre si incammina verso il centro sportivo di Frusinello: Capo Plaza, il rapper salernitano più in voga del momento, è tra i suoi artisti preferiti.

Quando indossa le scarpette per inseguire quel sogno, Errico è diviso a metà tra il suo idolo d’infanzia Don Andres Iniesta e a Francisco Román Alarcón Suárez, semplicemente Isco. Il primo per l’amore incondizionato verso questo sport e il secondo per via delle ispirazioni tecniche e tattiche in campo, centrocampista che sa essere anche goleador proprio come cerca di emularlo il talento romano, in grado di regalare al Frosinone la vittoria sul Crotone con una bellissima doppietta nell’ultima giornata. Due calciatori simbolo del cerchio di centrocampo, Errico sa benissimo i sacrifici da fare, la passione da metterci senza mai mollare per arrivare ai livelli del duo spagnolo. In campo da tutto, leader silenzioso dentro e fuori. A tratti permaloso e non lo nasconde, sa di essere un esempio per i suoi compagni e di questo ne va orgoglioso, padroneggiando un’umiltà che non sempre contraddistingue un diciannovenne.

Da Frosinone a Roma, è questo il tragitto che preferisce fare non appena ha un weekend libero. Tornare dalla famiglia e dagli amici di una vita, così da riuscire a staccare la spina, perché le partite di calcio, se non gioca lui, non gli interessano. Non pensa alle ragazze, nel momento in cui ritorna nella capitale ha la testa libera, senza gli impegni scolastici terminati dopo la maturità dello scorso anno.

Da “Giovane Fuoriclasse” a “Non cambierò mai” – le due canzoni di Capo Plaza più ascoltate nella sua playlist, per Andrea tutto ruota intorno a due semplicissime frasi insieme a quella sfera che insegue sin dalla tenera età. Dopo le tante delusioni, come l’addio fuori dai cancelli di Trigoria con un pianto ininterrotto e i litigi nelle giovanili della Lodigiani, la frase “dalle stalle mo’ alle stelle” diventa il simbolo della rinascita del trequartista ciociaro. Se prima abbiamo citato una rima di “Giovane Fuoriclasse” è meglio chiudere con “Io non cambierò mai, no, mai”, perché Andrea sa benissimo che cambiare vuol dire ricominciare daccapo e questo sogno corre troppo veloce per permettersi delle distrazioni.