La storia di Nicolò Brighenti, tra calcio e una vita in salita. Un esempio per tutti

31.07.2016 11:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Fonte: Corriere del Veneto / Tuttofrosinone
La storia di Nicolò Brighenti, tra calcio e una vita in salita. Un esempio per tutti
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© foto di Federico Gaetano

A volte la parola «sfortunato» viene usata in modo improprio ma se si va a scorrere le vicende che hanno segnato la vita di Nicolò Brighenti si capisce come la definizione calzi a pennello.

Nel 2015, durante la partita di calcio Vicenza–Como, in un’azione di gioco Brighenti si è scontrato con il compagno di squadra, il portiere Mauro Vigorito, che l’ha colpito involontariamente procurandogli la lacerazione del pancreas. Un infortunio grave, che tenne il giocatore originario di Bussolengo lontano dai campi di gioco per molto tempo.

Il difensore del Vicenza già in passato era stato fermato da un grave infortunio: nel 2009 quando militava nel Pergocrema, gli fu diagnosticato un tumore al cervello. Il difensore biancorosso si trovava in ritiro con la nazionale under 20 alla vigilia del Mondiale ma si sentì male e pochi giorni dopo la diagnosi dei medici fu una mazzata terribile: tumore nella zona craniale. Brighenti fu operato ma nel frattempo gli venne tolta l’idoneità agonistica e il suo futuro di altleta fu nesso per molto tempo in dubbio. 

Nicolò non si perse d’animo, si allenò per quasi un anno da solo nel campetto del suo paese fino a quando proprio l'ex direttore generale del Vicenza, Andrea Gazzoli (allora al Viareggio), lo chiamò per fare parte del gruppo a disposizione di Beppe Scienza, allora tecnico dei toscani.

Brighenti vinse la sua battaglia: il 10 ottobre del 2010 ricalcò il campo di gioco al «Romeo Menti» di Castellammare di Stabia, tornando a essere a tutti gli effetti un calciatore professionista.

Tornando all'infortunio contro il Como, fu quello un intervento lungo e difficile in cui il primario dell’ospedale di Vicenza Francesco De Marchi e il suo assistente Giuliano Scalco ricostruirono minuziosamente la lacerazione traumatica del pancreas.

Per Brighenti moltissimi messaggi d'auguri e in molti pensavano che non potesse tornare a giocare. Invece il giocatore ha stupito tutto, per l'ennesima volta tornando più forte di prima.