L'ANALISI - Menomale che Vigorito c'è

18.03.2018 12:00 di Andrea Pontone Twitter:    vedi letture
L'ANALISI - Menomale che Vigorito c'è
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© foto di Federico Gaetano

Menomale che c'è Vigorito. Il buon portierone classe '87, a suon di prestazioni convincenti, ha accattivato la fiducia dei tifosi, al punto da scalzare (anche se solo provvisoriamente) Francesco Bardi dal ruolo di titolare tra i pali. È bastato poco tempo all'ex-Vicenza per esser considerato, da "terzo portiere" quale era in partenza, un vero e proprio numero uno: serietà, dedizione, leadership ed interventi preziosi. Come quelli che mantengono inviolata la porta giallazzurra contro la Salernitana.

Ma dalla sfida dello 'Stirpe' emerge anche un'altra verità.

Il Frosinone soffre la densità degli avversari. Perché è bastata una Salernitana con un corposo e compatto 4-3-1-2 per mandare in tilt i giallazzurri. Nel primo tempo si è sofferto molto dal lato destro: Sprocati e Di Roberto hanno sprecato, ma il rischio è stato corso. Nella ripresa gli ospiti hanno cercato invece in più occasioni il tiro dalla distanza: bravo, in tutte le occasioni, Mauro Vigorito.

Guardiamo, ora, un po' di statistiche: zero passaggi-chiave, zero passaggi intercettati, solo il 18% dei tiri nello specchio. Percentuale di passaggi riusciti: 74%. Tradotto: giro palla orizzontale, lungo ed infinito, per poi sbagliare la verticalizzazione. Falli commessi: 20 dai giocatori del Frosinone, 14 da quelli della Salernitana. Ammonizioni: tre per parte. Tradotto: i granata hanno commesso fallo prevalentemente se c'era bisogno, il Frosinone ha invece un po' perso la mano ed è stato protagonista di molte ingenuità. Vedi il giallo di Daniel Ciofani.