Il Sassuolo si allena davanti al Frosinone: canarini abulici, 0-2 neroverde al 'Benito Stirpe'

16.12.2018 16:52 di Andrea Pontone Twitter:    vedi letture
Il Sassuolo si allena davanti al Frosinone: canarini abulici, 0-2 neroverde al 'Benito Stirpe'
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La Serie A è un'altra cosa. Lo capisce bene il Frosinone, che da neopromossa poco scafata gioca con leggerezza e idee confuse al cospetto di un Sassuolo invece ben più rodato e determinato: al 'Benito Stirpe', nella 16ª uscita stagionale dei ciociari, i neroverdi passano per 2-0 grazie all'autogol di Ariaudo e alla rete messa a segno da Berardi. I giocatori canarini, indolenti sul piano del gioco e della costruzione offensiva, disonorano la meravigliosa cornice del pubblico e la maglia celebrativa che indossano per i novant'anni di storia del club. Nella fase finale del match qualunque tifoso del Leone vorrebbe essere da tutt'altra parte, con gli avversari che scherzano col pallone tra i piedi quasi ridicolizzando la squadra laziale.

(RI)ECCO IL TRIDENTE - Dopo le esclusioni eccellenti avvenute nella trasferta di Napoli, il tecnico giallazzurro Moreno Longo ripropone la formazione standard: tornano dal 1' il capitano Daniel Ciofani e Camillo Ciano, che vanno a costituire il tridente offensivo assieme al costaricano Joel Campbell. Sulle corsie esterne confermati Beghetto e Zampano; in mezzo al campo, riproposto il duo Maiello-Chibsah. Per quel che riguarda le retrovie, dinnanzi a Sportiello staziona l'ormai classico tridente Capuano-Ariaudo-Goldaniga. Gli ospiti, invece, optano per un 4-3-3 di matrice offensiva: il falso nueve Babacar consente ai neroverdi di palleggiare con supremazia numerica sulla linea della trequarti campo.

PREDOMINIO NEROVERDE - De Zerbi la prepara bene, e questo è intuibile fin dai primi minuti di gioco: il Frosinone è timoroso, si rintana nella propria metà campo e cerca di chiudere gli spazi. Ma gli emiliani fanno girare bene la palla: la puliscono, la ricamano e tentano - pian piano - d'architettare la giocata offensiva con una paziente ricerca del giusto varco. Passano soltanto tre giri d'orologio dall'inizio e il Sassuolo si rivela subito pericoloso con un tiro-cross firmato Di Francesco: il suo suggerimento non trova alcuna deviazione sotto porta da parte dei compagni. Ecco allora che dall'altra parte risponde, ça va sans dire, Camillo Ciano: da buon uomo che spesso e volentieri ha salvato la squadra giallazzurra, il numero 28 tenta (senza riuscire) di rendersi insidioso su calcio piazzato diretto. La sfera esce d'un soffio e la formazione ospite può tirare un sospiro di sollievo.

PING-PONG DI OCCASIONI - Con il passare dei minuti cresce a dismisura il sopravvento del Sasòl, come il club è chiamato in patria, nella metà campo rivale: creano scompiglio nell'area di rigore giallazzurra prima Babacar (che non riesce a concludere una girata d'autore spalle alla porta) e poi Sensi, che per due volte (con un tiro dalla distanza ed un cross a tagliare sul secondo palo che non trova Locatelli) tenta d'illuminare la fase offensiva dei suoi. I canarini si difendono, cercano quasi di far passare il tempo senza pungere in proiezione avanzata ma alla fine si guadagnano comunque - tra un rimpallo e l'altro - i loro cinque minuti di supremazia: al 22' è bravo Daniel Ciofani a girare di testa sul primo palo un'invitante pallone a lui servito da Zampano, ma l'estremo difensore Consigli si fa trovar pronto e blocca in presa; poco dopo, è lo stesso portiere ad opporsi a una poderosa conclusione in diagonale azzardata da Raffaele Maiello al limite dell'area.

GIALLAZZURRI IN APNEA - Il Frosinone può senz'altro recriminare per una costruzione di gioco non ottimale e le tante potenziali occasioni da rete (calci d'angolo in primis, tra schemi non riusciti e battute corte inutili) gettate al vento. Si fa sentire dunque il Sassuolo, con il centrocampista Alfred Duncan che - dopo due impudici tentativi dalla distanza - al 43' trova il suo momento di gloria, festeggiando nel miglior modo il traguardo delle 100 presenze in maglia neroverde: in seguito ad una poderosa progressione palla al piede terminata nell'area di rigore avversaria (colossale errore in fase di marcatura commesso da Capuano), la mezzala ghanese crossa al centro ed implica l'autogol di Lorenzo Ariaudo, il quale prova ad allontanare un pallone che invece schizza in rete. La reazione del Leone, dopo lo 0-1, si lascia attendere più del previsto: mai un tocco di prima o una verticalizzazione, ed ecco che arriva la fine del primo tempo. Con i fischi del 'Benito Stirpe' ad accompagnare il ritorno delle due squadre negli spogliatoi.

TUTTI A CASA - Nella ripresa l'andamento del match non cambia, anzi: la compagine locale si dimostra ancor più indolente, non riuscendo a ripartire palla al piede né attraverso un lancio lungo. Longo incita i suoi, che appaiono però scarichi e quasi deconcentrati: ne approfittano gli emiliani, che al 13' del secondo tempo raddoppiano con la rete di Domenico Berardi. L'azione che porta al gol dei neroverdi è molto semplice: tutta la manovra si concentra sulla corsia di sinistra, con gli esterni del Frosinone che si stringono; all'improvviso arriva l'apertura per lo stesso Berardi, il quale - solo soletto lungo la fascia destra - è libero persino di aggiustarsi il pallone in area poco prima di concludere a rete. Uno schema ideato da Helenio Herrera negli anni '60 ma che porta ancora i suoi frutti.

BANDIERA BIANCA - Il resto della gara è un imbarazzante allenamento del Sassuolo, che palleggia letteralmente in faccia ai rivali giallazzurri quasi accontentandosi del doppio vantaggio e volgendo già lo sguardo al prossimo incontro casalingo con il Torino. Di tanto in tanto i modenesi si affacciano pure in avanti: al 66', ad esempio, Ferrari scheggia una traversa. "L'anno prossimo giochiamo di sabato", intona la Curva Nord tra fischi e aria di rassegnazione. Nel finale l'arbitro Abbatista fischia l'epilogo del match con qualche secondo d'anticipo: una perfetta fotografia degli ultimi attimi di gara, con entrambe le squadre che oramai - col risultato già assodato - miravano soltanto al cronometro. Il Frosinone si conferma, ancora una volta, non all'altezza della categoria.

IL TABELLINO:

FROSINONE 0-2 SASSUOLO
Marcatori: 
43' aut. Ariaudo, 53' Berardi (S).

FROSINONE (3-4-2-1): Sportiello; Goldaniga, Ariaudo, Capuano (dal 45' Cassata), Zampano, Chibsah (dal 62' Pinamonti), Maiello, Beghetto; Ciano, Campbell (dal 62' Soddimo); Ciofani (C).
Panchina: Bardi, Ghiglione, Molinaro, Gori, Perica, Sammarco, Brighenti, Salamon, Krajnc.
Allenatore: Moreno Longo.

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Marlon, Ferrari, Rogerio; Sensi (dal 74' Bourabia), Locatelli, Duncan; Berardi (C), Babacar (dal 79' Brignola), Di Francesco (dall'87' Trotta).
Panchina: Satalino, Pegolo, Magnanelli, Lemos, Matri, Peluso, Magnani, Dell'Orco.
Allenatore: Roberto De Zerbi.

ARBITRO: Eugenio Abbattista di Molfetta.
Assistenti: Stefano Alassio di Imperia - Mauro Vivenzi di Brescia.
IV Uomo: Ivano Pezzuto di Lecce.
VAR: Fabrizio Pasqua di Tivoli.
Assistente VAR: Valentino Fiorito di Salerno.

NOTE: Ammoniti: Ciano, Chibsah (F); Rogerio (S).

Recupero: 1' p.t.; 4' s.t.