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- Dal 4-3-3 al 4-4-2, la tattica vincente di Roberto Stellone

13.06.2015 15:00 di  Stefano Pantano   vedi letture
FROSINONE - Dal 4-3-3 al 4-4-2, la tattica vincente di Roberto Stellone
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© foto di Federico Gaetano

Roberto Stellone è entrato di diritto nella storia del Frosinone Calcio dopo la doppia promozione che ha permesso ai canarini di passare in poco meno di un anno dalla Lega Pro alla Serie A. Appesi gli scarpini al chiodo il 28 giugno 2011, l’ex centravanti ha accettato la sfida di allenare la formazione Berretti giallazzurra. Il tecnico classe ’77 ha saputo plasmare la squadra impostandola su uno spettacolare 4-3-3. Al termine di una cavalcata trionfale, Stellone ha centrato la vittoria del campionato nazionale nella finalissima di Monza contro il Cuneo. Decisive le reti degli attaccanti Campagna e Paganini. Il presidente Stirpe e il dg Salvini decidono così di puntare su di lui per un nuovo progetto improntato sulla valorizzazione dei giovani del vivaio. Stellone porta in prima squadra vari talenti classe ’93, tra i quali Gori, Paganini, Crescenzi, Frabotta e Altobelli, tutti ancora sotto contratto con il club ciociaro. Il modulo è ancora il 4-3-3, ma il campionato di Prima Divisione Lega Pro è tutt’altro che semplice e, nonostante un ottimo avvio, il Frosinone conclude la stagione al settimo posto. Il progetto va avanti e in estate la dirigenza rinforza notevolmente l’organico. L’obiettivo dichiarato è il ritorno in Serie B. Confermato il 4-3-3, l’undici giallazzurro ottiene buoni risultati navigando in zona play-off. Alla sesta giornata il Frosinone si impone 2-1 al “Matusa” sulla Paganese e il tecnico canarino opta per il classico 4-4-2. Si va a Viareggio con il 4-3-3, ma la sfida finisce con uno scialbo 0-0. La partita dopo con il Pontedera Stellone sorprende tutti con un 3-4-1-2 e il Frosinone travolge 5-0 i toscani. In evidenza i due attaccanti Daniel Ciofani, che sblocca la gara, e Davis Curiale, autore di una doppietta, che mostrano molto affiatamento. È la svolta. L’allenatore romano capisce che due punte centrali di questo livello possono fare la differenza. La difesa a quattro garantisce solidità, per questo il mister punta sul 4-4-2 e la vittoria dei play-off ripaga la sua scelta. Arriviamo al torneo di Serie B appena concluso e il modulo classico è una garanzia. I due esterni di centrocampo sono devastanti in fase offensiva e, quando la squadra attacca, possono essere considerati due attaccanti aggiunti. Una sorta di 4-2-4 che però non lascia scoperta la difesa, i vari Paganini, Soddimo, Carlini e Santana devono curare anche la fase di non possesso. Tanta corsa e sacrificio dunque, ma anche grande abilità tattica da parte di Roberto Stellone. L’allenatore giallazzurro ha rispolverato il vecchio 4-3-3 in alcune gare, come la vittoriosa trasferta di Catania. La novità della seconda parte di stagione è stata però il 4-3-1-2 che nella sfida di Varese ha permesso ai canarini di centrare un successo fondamentale per la corsa al secondo posto. Stellone ha saputo valorizzare al meglio le qualità di Massimiliano Carlini, la vera arma in più del Frosinone nel girone di ritorno. Potendo agire sia da esterno destro nel 4-4-2 che da trequartista nel 4-3-1-2, il fantasista di Terracina consente all’allenatore di adottare più soluzioni tattiche, da attuare anche a gara in corso. Il Frosinone si appresta a disputare la prima stagione in Serie A e siamo certi che Roberto Stellone ha già in mente le mosse giuste per dare filo da torcere a qualsiasi avversario.