frosinone

- Bisogna restare sereni, Empoli non fa rima con Caporetto

26.04.2018 18:30 di  Luca Frasacco   vedi letture
Frosinone - Bisogna restare sereni, Empoli non fa rima con Caporetto
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Che i giochi fossero finiti sul 3-2 lo avevano già intuito i tifosi, che cominciavano ad abbandonare il Benito Stirpe proprio sul gol di Caputo. Resta da capire ancora la profondità di quella sfiducia dimostrata alla squadra, se limitata ad una partita o generalmente all’intera stagione. In curva no, in curva è stato diverso, sono arrivati applausi di incoraggiamento, ma è stata soltanto una caramella in una serata passata a stomaco digiuno. Uscire anzitempo dallo stadio è forse la forma di protesta più pacifica, ma allo stesso tempo più forte che si possa esternare (ne sa qualcosa Mbagoku), ed aver perso la fiducia del proprio pubblico è quantomeno emblematico di un incubo e di un rancore che in quasi un anno nessuno è riuscito a scrollarsi di dosso. Ma Empoli non fa rima con Caporetto, perché in un campionato con quarantadue giornate era possibile evitare che -a questo punto della stagione- perdere tre punti in casa potesse diventare così decisivo. Possibile sì; ridursi all’ultimo non è certo un vizio che accompagna soltanto il Frosinone, ma Andreazzoli ci ha dimostrato che il contrario è fattibile, e che spesso non è importante soltanto raggiungere il traguardo, ma anche relazionare il risultato con il tempo impiegato. Il posticipo di lunedì scorso non è stato un tracollo e quello che si è visto in campo è ben lontano da una trappola autoinflitta, facilmente paragonabile a quelle della scorsa stagione. L'atteggiamento della maggioranza della tifoseria però potrebbe far perdere l'orientamento, ma lasciare che il pessimo clima emotivo, ormai incupitosi su tutta la ciociaria, prenda il sopravvento sarebbe una sconfitta ingoiata in anticipo. 
Sono ancora poche le possibilità che l'Empoli sia stato il Benevento del 2018, quella partita in cui i sogni si infrangono, dove per gran parte della gara il risultato favorevole è in pugno e poi ogni speranza viene spezzata via. Anche quest’anno l'aspettativa di riconquistare il secondo posto accompagnerà il Frosinone fino all’ultima giornata, con la complicazione però che ci saranno ben due squadre da sorpassare, e con gli scontri diretti nuovamente a favore delle avversarie. È doveroso però ammettere che le similitudini con un anno fa finiscono qui. 
Al di là degli errori individuali (da non sminuire, si intenda), il Frosinone 2018 vive queste ultime partite con tutt’altro spirito. Meno rassegnazione, meno passivismo, un ritiro che porta i giocatori ad essere sempre più esigenti e responsabilizzati, ma comunque la stessa delusione. “Cullare il sogno” è ancora un dovere, e forse questo stravolgimento di classifica capovolgerà le pressioni, giocando un brutto scherzo a Parma e Palermo.