Dopo Vicenza: ecco il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto…

24.10.2016 15:30 di  Andrea Pontone  Twitter:    vedi letture
Dopo Vicenza: ecco il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto…

A volte ritornano. Pasquale Marino, dopo aver trascorso due anni a Vicenza, è tornato nel vicentino con il suo Frosinone, trovando, però, un solo punto. L’accoglienza dei tifosi è stata molto calorosa, del resto come da pronostico. Marino nella stagione 2014/15 (quella della Promozione in Serie A del Frosinone) prese un Vicenza che sul campo era retrocesso, ma che, in seguito alla retrocessione del Catania per gli scandali del calcioscommesse, fu ripescato dalla Lega Pro, e, grazie allo stesso Marino, disputò una stagione superlativa, sfiorando addirittura l’impresa di salire in Serie A. Tutto l’ambiente legato al Vicenza, dunque, sarà sempre grato a Marino, per aver regalato un vero e proprio sogno a tutta la tifoseria. In seguito al suo addio, il Vicenza non è mai riuscito ad ingranare la marcia, ed è stato costretto, nel corso del tempo, a cambiare diversi allenatori. Anche lo stesso Bisoli, non è riuscito a dare un’identità di gioco alla squadra, che aveva preparato la sfida contro il Frosinone in un modo abbastanza atipico: l’obiettivo del Vicenza, consapevole di non essere molto produttivo sotto porta, era quello di limitare le avanzate ciociare, in modo da cercare di portare la gara sul pareggio. Ma le poche occasioni da gol collezionate dal Frosinone hanno indotto i padroni di casa a venir fuori, e alla fine il Vicenza è riuscito a sbloccare la partita con Pucino. Dopodiché, la squadra di Bisoli ha notevolmente abbassato il proprio baricentro, ed il Frosinone ne ha approfittato per riacciuffare la partita, rischiando addirittura di vincerla nel finale. La squadra di Marino stavolta è mancata sotto il punto di vista psicologico: le troppe ammonizioni rimediate, i molti falli ingenui, la sterilità offensiva e le disattenzioni in difesa, sono costate caro. Il Frosinone non è riuscito a vincere una sfida che, almeno sulla carta, appariva del tutto abbordabile. Il Vicenza attualmente è in zona play-off, ed invece il Frosinone, che nel mese scorso ha perso molti punti, è costretto a rincorrere le avversarie. Ma se, partita dopo partita, continua a perdere terreno, risulta impossibile pensare in grande. C’è da analizzare, però, anche gli aspetti positivi della gara: questo Frosinone dà spettacolo. Assistere alla manovra dei giallazzurri è un piacere anche per il pubblico neutro. Passaggi giusti, misurati e precisi, tocchi di prima, numeri, giocate imprevedibili ed aperture di gioco. E’ questo il Frosinone targato Pasquale Marino, che ha saputo dare un’identità di gioco ben precisa alla sua squadra. I canarini hanno la giusta personalità e carattere, e si sono dimostrati tutt’altro che fragili psicologicamente. Al contrario delle precedenti uscite stagionali, il Frosinone, dopo aver subito gol, non ha accusato il colpo, anzi: la squadra di Marino ha preso la rete di Pucino come uno stimolo, ed è riuscito a superare dei limiti che in precedenza non era riuscito a fare, trovando l’1-1 e, nel finale, sfiorando anche l’impresa. Terzo risultato utile consecutivo. Un solo punto conquistato, contro la quartultima in classifica. Risultato che può risultare deludente. Ma se serve a muovere la classifica e a rilanciare l’ambiente, va bene anche così.