Come vedere la nuova Serie A tra Sky e Dazn, una sconfitta per i consumatori

20.07.2018 14:30 di  Luca Frasacco   vedi letture
Come vedere la nuova Serie A tra Sky e Dazn, una sconfitta per i consumatori
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Inizierà da questa stagione il triennio di duopolio Sky-Perform, che si divideranno, come sappiamo, tutte le partite di Serie A. Sky avrà 266 match (7 a giornata) Perform 114 (3 a giornata). Queste ultime saranno trasmesse su Dazn che si è aggiudicata 3 slot orari: l'anticipo delle 20:30 del sabato, il lunch-time della domenica alle 12:30 e una partita in programma la domenica pomeriggio alle 15. Le gare che di volta in volta saranno collocate in questi tre spazi orari saranno visibili in streaming su SMART TV, CELLULARI E TABLET, COMPUTER od ogni altro dispositivo adatto alla ricezione e collegabile al televisore (come ad esempio Apple TV, Xbox One e PlayStation 4) sottoscrivendo un abbonamento da €9.99 al mese. Pochi giorni fa è invece arrivata la notizia dell'accordo tra Perform e Mediaset Premium, che permetterà agli abbonati al pacchetto calcio di vedere tutti i contenuti di Dazn (anche tutto il campionato di Serie B, ed altri sport).

L'operazione studiata dalla Lega Calcio lascia tantissime perplessità, indicando come unica parte non tutelata, quella dei consumatori, costretti a pagare l'ennesimo abbonamento per poter guardare la propria squadra del cuore. Gli spettatori si abboneranno a Sky o Dazn (eventualmente Mediaset Premium) senza sapere quali partite potranno vedere: nessuna certezza di assistere dal divano a tutte le gare di una squadra o di poter guardare tutti i big-match (Sky ne ha però 16 su 20 in esclusiva). Di giornata in giornata saranno decise le gare che i due operatori si divideranno. 
L'unica possibilità per essere certi di vedere tutti gli incontri della propria squadra sarà sottoscrivere i due abbonamenti. 

Una sconfitta anche per Sky che per tre anni perde tutta la Serie B, e per la prima volta 3 partite di Serie A, in favore della new entry Champions League (peraltro non offerta agli abbonati al pacchetto calcio, che hanno visto le ore di sport diminuire fin dalla recente scomparso del canale Fox Sport -casa di molti campionati esteri, Liga in primis- fino, appunto, alla non acquisizione dei diritti sulla B). Il gioco della Lega, che nell'assegnazione dei diritti ha proibito il monopolio, è stato mascherato sotto la voce di un criterio innovativo, come un unico modo (ispirato ai campionati esteri, come se ci fosse sempre qualcosa da copiare dagli altri) per ricevere maggiori introiti. La soluzione più breve, facile e immediata, da realizzare ma probabilmente non l'unica e sicuramente la più deleteria per i consumatori. Da anni il calcio continua ad arricchirsi mettendo le mani in tasca ai tifosi e ciò che più sorprende è l'assenza di scelta offerta agli stessi. Su Dazn non c'è possibilità di acquistare la singola partita, l'impegno su un abbonamento rimane consistente e le modalità di fruizione del servizio penalizzeranno i meno tecnologici (i più anziani), in molti non saranno in grado di compiere quel passo avanti imposto dal sistema, in molti non avranno i requisiti per poter tifare la propria squadra. Ci hanno fatto credere che il calcio fosse di tutti ma ancora non per tutti, sono riusciti a rendere complicato qualcosa di semplice, con il rischio di rendere inaccessibile qualcosa di pubblico (si pensi al rischio corso da novantesimo minuto).

L'unica cosa positiva? Si ripartirà dagli stadi, l'unica certezza ed il più bel posto per guardare il gioco più bello del mondo.