Brighenti a Bordocampo: "Lasciare Vicenza non è stato facile. Ma di Frosinone me ne avevano parlato solo bene. Ho fatto la scelta giusta"

06.12.2016 14:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Brighenti a Bordocampo: "Lasciare Vicenza non è stato facile. Ma di Frosinone me ne avevano parlato solo bene. Ho fatto la scelta giusta"
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© foto di Federico Gaetano

Il difensore del Frosinone Nicolò Brighenti e' stato ospite nella trasmissione "Bordocampo Serie B" su Teleuniverso.

Sul pari ottenuto a La Spezia ha detto che bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno:

"E' un pareggio che muove la classifica e ci lascia abbastanza soddisfatti anche se eravamo andati lì per fare i tre punti. Ma lo Spezia in casa è una squadra ostica. Ora non possiamo fermarci. Lavoriamo in settimana su ciò che non ha funzionato a pieno e concentriamoci sulle prossime quattro gare, da qui alla sosta, per fare più punti possibili".

Sull'espulsione di Daniel Ciofani ha detto :"Mi sembra una decisione assurda. E'stato solo un piccolo battibecco con un avversario".
Ma che gruppo ha trovato a Frosinone ? " Ho trovato un bel gruppo che giocava assieme da anni, all'inizio per molti adattarsi al calcio di Marino forse non è stato facile ma pian piano i meccanismi si stanno oliando e possiamo crescere". Sul suo ruolo ha chiarito: "Nasco difensore centrale, poi sono stato impiegato anche da terzino. Io, se devo scegliere, preferisco stare in mezzo alla difesa"
Perché ha scelto Frosinone? "Perché ha un progetto serio che poche società hanno. Me ne hanno sempre parlato bene. Al Matusa, poi, ci ero stato da avversario e lo stadio e'sempre stato una bolgia. Lasciare Vicenza non è stato facile ma per la mia carriera era arrivato il momento di cambiare e Frosinone, con le ambizioni della società, e' la scelta giusta".
Brighenti ha parlato anche delle sue vicende extracalcistiche, dei suoi problemi di salute e di come il pensiero del calcio, e dello sport, lo abbia in qualche modo aiutato per guarire, sconfiggendo avversari tremendi come un tumore o come un grave infortunio, e tornando più forte di prima. Un esempio, Nicolò Brighenti, per tanti giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del calcio.
Brighenti ha poi concluso: "La mia gioia più grande? Mio figlio Filippo