All'Abbazia di Casamari la festa di Natale del Frosinone, Stirpe: "Grazie per tutto quello che è stato fatto"

10.12.2019 18:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Fonte: Frosinone Calcio
All'Abbazia di Casamari la festa di Natale del Frosinone, Stirpe: "Grazie per tutto quello che è stato fatto"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

L’atmosfera magica dell’Abbazia di Casamari, l’avvicinarsi del Santo Natale, il Frosinone Calcio. C’è tutto al posto giusto il lunedi dopo la vittoria in campionato di Castellammare di Stabia. Il Club giallazzurro al completo si ritrova per l’annuale appuntamento in famiglia nella splendida cornice del monastero a due passi dal capoluogo, in territorio di Veroli. Un gioiello di architettura gotica che risale a circa 800 anni fa nel quale il Frosinone ha fissato da due anni la location per il proprio Settore giovanile grazie ai rapporti eccellenti tra il presidente Maurizio Stirpe e l’Abate Dom Eugenio Romagnuolo.

Protocollo studiato nei dettagli. Alle ore 18.30 la Santa Messa, alla quale hanno presenziato in prima fila, sulla parte destra della navata centrale il presidente Stirpe con la consorte signora Barbara, l’intera dirigenza giallazzurra, i giocatori della prima squadra, i dipendenti del Club e tutti i ragazzi delle formazioni minori – molti di loro accompagnati dai genitori – e i rispettivi staff. Quindi a seguire la cena nei locali dell’Abbazia, in un ambiente sobrio ma reso altamente funzionale e accogliente grazie al lavoro eccellente dietro le quinte dell’intera macchina organizzativa coordinata dall’Ufficio Marketing & Comunicazione del Club.

Ed è stato un momento conviviale molto bello. Toccante. Scandito, durante la Messa, dall’omelia dell’Abate di Casamari e in chiusura dalle belle parole del Vescovo della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, S.E. monsignor Ambrogio Spreafico – da sempre molto vicino al Frosinone Calcio – e quelle del presidente Maurizio Stirpe. Il discorso del massimo dirigente giallazzurro ha lasciato spazio ad una sana e bella emozione che non è passata inosservata. Tutt’altro. Un attimo che ha fatto esplodere la sala in un lungo a caldo applauso.

Il Frosinone ha messo in cornice il suo Natale nel modo migliore. La squadra è arrivata all’Abbazia dopo l’allenamento pomeridiano. Particolarmente affascinati dalle bellezze architettoniche del monastero e dalla religiosità capace di sprigionare ogni suo angolo, il tecnico Alessandro Nesta e tutto il suo staff. «Non conoscevo questo posto – ha detto Nesta – è qualcosa di fantastico ed emozionante».

La Santa Messa è stata officiata in prima serata dall’Abate Dom Eugenio Romagnuolo, al suo fianco il Priore don Loreto Camilli. Più volte l’Abate ha sottolineato la presenza importante di così tanti giovani in un momento di fede, la assoluta vicinanza al Frosinone ed alla sua dirigenza, ringraziando il presidente Stirpe e la consorte.

Quindi la serata si è spostata nel refettorio dell’Abbazia. Sul percorso, il colpo d’occhio bellissimo che ha affascinato chi non conosceva le bellezze centenarie del monastero. Al tavolo con il presidente Stirpe il sindaco di Frosinone, avvocato Nicola Ottaviani, i dottori Enrico e Sergio Santangeli dell’Aditerm, l’Abate e il Vescovo. Presente il presidente della Provincia, avvocato Antonio Pompeo in un tavolo accanto. Lo staff al completo occupava un tavolo di lato a quello, lungo e centrale, dove erano i giocatori.

Alla fine della cena ha preso la parola per primo il Vescovo, S.E. monsignor Ambrogio Spreafico. Lui, cestista della prima ora ma anche tifoso eccellente del Frosinone da quando è arrivato nel capoluogo ciociaro. «Con il presidente Maurizio Stirpe, ogni volta che abbiamo l’occasione di incontrarci, convergiamo su una visione proiettata verso il futuro. Uno dei grandi problemi di oggi è che si vive purtroppo senza visione, per cui le cose non si possono risolvere solo guardando al domani. Credo che anche per una squadra di calcio sia la stessa cosa: non si gioca per l’oggi ma si guarda necessariamente alla prospettiva. Voglio augurarvi buon Natale, con il cuore. Oggi se c’è qualcosa che manca nella vita è la bontà. Io credo molto nella bontà di ognuno di noi. Siamo troppo irascibili, scarichiamo le conseguenze sugli altri. Vi auguro di vivere il calore del Natale con le vostre famiglie anche se so che dovrete giocare il 26 dicembre e il 29. Però certe decisioni non le prede di certo il presidente Stirpe – ride monsignor Spreafico -. Vi auguro bontà, pace e amicizia. La vita ha bisogno di questi insegnamenti. E viva il Frosinone».

Ha chiuso gli interventi il presidente Stirpe, che ha subito strappato un applauso: «Ringrazio il Padre Abate di Casamari per la bella serata, carica di simbolismo, di suggestione. Ho tenuto a farla qui perché questo è il luogo simbolo della provincia di Frosinone. Se dovessimo dire cosa esprime meglio l’eccellenza del nostro territorio, allora dovremo dire l’Abbazia di Casamari. Al di là di quello che abbiamo visto questa sera, vi invito a vederla con calma. C’è tanto da imparare, tanto da vedere, tanto da esserne orgogliosi. E mi ha fatto enormemente piacere essere qui con voi. Anche coniugare la celebrazione della Santa Messa al fatto conviviale è stato un aspetto che ho voluto fortemente. E ringrazio ancora il Padre Abate e i suoi collaboratori per averci consentito questa splendida serata».

Stirpe ha poi proseguito con i ringraziamenti ad Autorità ed Istituzioni: «Ringrazio S.E. il Vescovo monsignor Spreafico, il presidente Pompeo, il sindaco di Frosinone Ottaviani che ci hanno onorato della loro presenza. Avere la vicinanza delle Autorità e delle Istituzioni in questo territorio costituisce sempre lo stimolo per poter fare le cose ed andare avanti. Loro ci sono stati sempre vicini ed anche in questa serata il patto di amicizia è stato suggellato e ne sono soddisfatto».

Stirpe ha poi concluso il suo brevissimo intervento, parlando più da vicino degli aspetti sportivi: «Voglio ringraziare tutti i presenti per tutto quello che abbiamo fatto e stiamo facendo. Troveremo sempre qualcuno che può essere meno soddisfatto ma noi abbiamo intrapreso un percorso che progressivamente ci sta portando dove dobbiamo stare. Stiamo lottando, lotteremo ancora. Ai ragazzi un paio di mesi fa ho espresso quello che pensavo e con soddisfazione tutti hanno capito e stiamo andando nella direzione giusta. Naturalmente come in tutte le cose ci vuole volontà, attaccamento, dedizione, spirito di sacrificio e quel pizzico di fortuna che consente di fare la differenza tra quello che è un buon risultato e quello che invece è un successo. Sono sicuro che abbiamo gli ingredienti giusti per potercela giocare fino alla fine. Lasciatemi esprimere la soddisfazione e il ringraziamento per tutto quello è stato fatto fino ad oggi». Un velo di commozione nell’ultima frase del presidente Maurizio Stirpe. Poi un lungo applauso che vale come un abbraccio di tutti.