INTERVISTA TF - Maurizio Di Rienzo: "Che bello il gioco a due tocchi del Frosinone. A gennaio possibili volti nuovi"

14.12.2017 10:45 di Marco Barbaliscia   vedi letture
INTERVISTA TF - Maurizio Di Rienzo: "Che bello il gioco a due tocchi del Frosinone. A gennaio possibili volti nuovi"
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© foto di Federico Gaetano

Anti vigilia della sfida tra Carpi e Frosinone. I ciociari vogliono fare bene anche in trasferta dopo aver ritrovato la vittoria in casa nell'ultimo turno di campionato. Maurizio Di Rienzo, autorevole firma de 'Il Messaggero' è intervenuto in esclusiva ai microfoni di 'tuttofrosinone.com' per analizzare insieme a noi il momento della squadra di Longo. Queste le sue parole.

Sabato il Frosinone è atteso dalla trasferta delicatissima di Carpi. Ci sarà voglia di rivalsa dopo la sfida play-off  della scorsa stagione?

"La semifinale dello scorso anno al Matusa è un episodio indelebile nella mente di tutti: credo che all'interno dello spogliatoio sia difficile non riportare alla memoria quella partita. Ci sarà voglia di vendetta, una vendetta sportiva, ovviamente".

Che partita si aspetta? Il Frosinone può vincere in terra emiliana?

"La squadra di Longo arriva nel migliore dei modi a questo appuntamento: la vittoria sul Brescia ha permesso ai canarini di uscire dal tunnel della pareggite, e sembrerebbe aver loro ridato la giusta compattezza, concentrazione e determinazione. Il Carpi, dal canto suo, è una delle squadre meno prolifiche della Serie B con soli 16 goal all'attivo nelle prime 18 gare: sulla carta il Frosinone parte favorita, ha sicuramente maggiore qualità".

La classifica attuale rispecchia i valori visti sino a qui delle due squadre?

"Quella del Carpi sicuramente sì: l'undici di mister Calabro sta disputando un campionato con molti alti e bassi e il cambio in panchina non sembra, fino a questo momento, aver apportato alcun valore aggiunto ai biancorossi.  
Il Frosinone, invece, ha 30 punti ma avrebbe potuto ottenerne almeno altri quattro o cinque: a questo punto della stagione i giallo-azzurri sarebbero potuti stare tranquillamente soli al comando ma per alcune ingenuità si sono persi dei punti importanti per strada".

Un Frosinone, quindi, che meriterebbe il primato. C'è un aspetto della squadra di Longo che l'ha colpita in maniera particolare?

"L'imprevedibilità e la velocità di esecuzione delle manovre offensive. L'anno scorso la squadra arrivava alla conclusione in porta dopo una serie infinita di passaggi, mancava brio: con Longo, invece, il gioco è sempre molto propositivo e mai fine a se stesso. Il mister chiede ai suoi al massimo due tocchi e non un lungo possesso palla che darebbe modo agli avversari di piazzarsi in difesa".

Si avvicina il cosiddetto mercato di riparazione: il Frosinone ha bisogno di nuovi innesti per rinforzare la rosa? Qualche nome che le piacerebbe vedere in terra ciociara?

"Il Frosinone, e in primis il Presidente Stirpe, si sta già muovendo sul mercato. I tanti infortuni che hanno colpito l'organico in questa prima parte di stagione hanno fatto si che in società si iniziasse a pensare a qualche soluzione.
In queste ore è caldo il nome di Laverone, esterno dell'Avellino: sarebbe un ottimo colpo per i ciociari, un ragazzo duttile che può giocare a tutta fascia, sia nel tridente offensivo che qualche metro più dietro. Ha buona corsa e potrebbe essere il rinforzo ideale per sostituire gli infortunati di lungo corso come Sammarco e Paganini".

Secondo lei ci saranno movimenti anche in uscita?

"Michele Volpe sta trovando davvero poco spazio in attacco; è un attaccante di qualità e sarebbe un peccato tenerlo costantemente in panchina. Io credo che in società si stia pensando a mandarlo in prestito in qualche società di Serie C proprio per permettergli di giocare.
In difesa, invece, non credo ci saranno cambiamenti: il Frosinone è a posto così".   

Chiuderei questa intervista con una considerazione: in Serie A mai le neopromosse hanno faticato come Spal, Hellas e Benevento. Il Frosinone, qualora fosse stato promosso, avrebbe riscontrato le stesse difficoltà?

"Non credo. La squadra ciociara avrebbe disputato un campionato diverso rispetto a quanto sta facendo, ad esempio, il Benevento. Reputo Longo un buon allenatore e sono convinto che avrebbe messo la sua rosa nella condizione migliore per non sfigurare nella massima serie".