INTERVISTA ESCLUSIVA - Nicola Binda, Gazzetta dello Sport: "Frosinone, qualcosina in più poteva essere fatto. Con i semi-debuttanti in A non si va molto lontano..."

24.12.2015 09:30 di Tuttofrosinone Redazione Twitter:    vedi letture
Fonte: Andrea Mastrantoni
INTERVISTA ESCLUSIVA - Nicola Binda, Gazzetta dello Sport: "Frosinone, qualcosina in più poteva essere fatto. Con i semi-debuttanti in A non si va molto lontano..."
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Per parlare del Frosinone e dei risultati fin qui ottenuti dalla formazione di mister Roberto Stellone abbiamo intervistato una storica firma della Gazzetta dello Sport, Nicola Binda:

Dopo 17 giornate di campionato il Frosinone è terzultimo. Si poteva fare di più o questo è il massimo?

"Qualcosina di più poteva essere fatto, soprattutto in casa con Genoa e Chievo. Diciamo che mancano 2-3 punti anche in trasferta".

Cosa le è piaciuto fino a questo momento del Frosinone e cosa invece non le è piaciuto?

"Non l'ho mai visto giocare dal vivo, però credo che aver mantenuto il gruppo storico sia un fatto positivo perché l'affinità aiuta molto".

La quota salvezza in questa stagione secondo lei sarà più alta o più bassa rispetto agli anni passati, visto il livellamento generale del torneo.

"Non ho le statistiche a disposizione, ma credo che tutto dipenderà proprio dal Frosinone: finché sta in corsa, costringerà gli altri a pedalare".

Mercato Frosinone, dove dovrà intervenire con forza il presidente Stirpe a gennaio secondo lei?

"Qualcosa faranno di sicuro, credo che però saranno investimenti per il futuro. In attacco comunque qualcosa ci vorrebbe".

Verde, Castillo, Longo, Gomis e anche Tonev quasi inutilizzati: bocciato tre quarti del mercato estivo?

"Con i giovani semi debuttanti in A non si va lontano... Se però i cartellini restano al Frosinone, il tempo dirà se sono stati buoni investimenti".

Paganini e Gori sono due giocatori scoperti dal dg Salvini nel settore giovanile e che stanno giocando con continuità anche in Serie A. Ecco, partendo da questa riflessione le chiedo quanto è importante oggi un settore giovanile per la sopravvivenza di una squadra medio-piccola in Italia?

"Avere un buon settore giovanile è sempre una cosa utile, bisogna però non solo saper crescere i ragazzi fino alla prima squadra: la cosa più difficile è la gestione dopo i 18 anni, quando i ragazzi non sempre vanno mandati a giocare nelle squadre che consentono loro di maturare per rientrare alla base pronto. E non è solo un problema del Frosinone, sia chiaro, ma di tutti i club".